Cwt Forum: il ritorno (mai scomparso) del fattore umano

Apre il Forum 2016 di Cwt il suo General Manager Italia Antonio Calegari, che sottolinea, come da titolo dell’evento “Fusion – Nuove tecnologie e fattore umano, il futuro è nell’equilibrio”, il ritorno del fattore umano nei costumi in Italia. E, naturalmente, nell’economia, certamente dipendente dalla tecnologia, ma che non può Fare a meno del fattore umano. Anzi.

“Ache i grandi del web ritornano al passato. Ad esempio Amazon compra librerie e Apple ha aperto store dove oltre a vendere si spiega la filosofia del marchio” commenta Calegari che parla anche del mondo travel, dove “il leisure è sempre più automatizzato malgrado anche c’e un ritorno al contatto umano, mentre nel bt il fattore umano c’e comunque stato, e lo abbiamo messo al centro della (tanta, ndr)
tecnologia che offriamo”.

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Secondo Calegari bisogna partire da un semplice assunto, ovvero che “il viaggiatore è un essere umano. La macchina deve dare velocità e comodità ma non di più”. Perché la macchina va bene, ed è meglio lo possiamo dire con Calegari, tra commodity, ad esempio l’acquisto di un passaggio in treno, e di un viaggio dall’altra parte del mondo, “dove il fattore umano è preponderante anche per non dare stress al viaggiatore”.

Ecco quindi la Fusion del titolo, che Cwt fa sua:”Il nostro mestiere è quello di facilitare l’economia in movimento, gestendo la complessità grazie al mix tra tecnologia e fattore umano” precisa il manager.

Complessità che è un problema dell’Italia, “insieme al sistema giuridico” aggiunge Calegari parlando dell’evoluzione dell’economia, che dal suo privilegiato punto di osservazione vede in movimento, e la scelta del termine è centrato, soprattutto per le pmi, sempre più internazionali, e meno per le big della nostra economia, ancora molto legate al mercato domestico, “che deve ripartire anche grazie alla creazione di lavoro. Che deve essere però ad alto valore raggiunto, che il nostro paese può dare, perché non possiamo competere con i lavori di basso valore dei paesi, ad esempio, asiatici”.

 

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