Le paure in hotel secondo il CWT Safety & Security Study

L’hotel del futuro? Sempre più tech. Parola di Airplus e Hrs

Appification, beacon, hyperpersonalization, virtual payement, sono i servizi alberghieri del futuro con in più la ricerca continua di wow factors, per far sì che il tuo albergo sia visto sempre come ‘diverso’ rispetto agli altri” spiega Fulvio Origo, Marketing Director HRS alla presentazione al recente Bto di Firenze, della ricerca “Trendsetting 4.0: le frontiere dell’hotellerie per il business travel”, realizzata da AirPlus International e Hrs, in collaborazione con Diciottofebbraio.

“L’esempio è di un hotel in Veneto che ti fa trovare le camicie stirate la settimana dopo al viaggiatore d’affari frequente o che ti fa tornare a casa con una spesa del radicchio del luogo a chilometro zero” aggiunge Origo, a cui fa eco Filippo Marchesi, Head of customer service AirPlus International, sottolineando come tutte queste “premure” sono molto apprezzate dai viaggiatori d’affari che “per gli hotel sono importantissimi per i margini ma non solo”.

Entrambi sottolineano però che l’hotel del futuro sarà necessariamente più tecnologico. E lo dicono anche ben il 96% dei travel manager, interpellati sulle loro aspettative per l’indagine in questione, condotta su due campioni, imprese e hotel, che mettono al primo posto l’introduzione di sistemi automatizzati, gestiti preferibilmente tramite app, per velocizzare le procedure di check-in e check-out e l’accesso alle stanze. In particolare i viaggiatori chiedono di poter usufruire di un’interfaccia user friendly che permetta tramite smartphone e in pochi click la registrazione e la gestione dei pagamenti.

La ricerca ha anche indagato le aspettative che le aziende hanno nei confronti degli Hotel Solution Provider, evidenziando una tendenza alla consumerizzazione dei processi attraverso servizi e strumenti di facile utilizzo, flessibili e che supportino le policy della propria azienda. A tale proposito le aziende intervistate hanno attribuito un valore compreso tra 7 e 9 all’esigenza di disporre di “soluzioni e sistemi di pagamento alternativi rispetto alle carte di credito, attraverso lo sfruttamento di nuove tecnologie”.

 

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