innovazione

L’innovazione? Piace a 7 business traveller su 10. Parola di CWT

Innovazione nel travel: secondo un recente studio di CWT è apprezzata da ben sette viaggiatori d’affari nel mondo su 10. L’indagine è stata realizzata in collaborazione con Artemis Strategy Group. Per realizzarlo sono stati interpellati oltre 2600 viaggiatori d’affari che hanno effettuato quattro o più trasferte per lavoro negli ultimi 12 mesi. I partecipanti provenivano dalle Americhe (Argentina, Brasile, Canada, Messico e Stati Uniti), Europa (Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Svezia e Regno Unito) e Asia Pacifico (Australia, Cina, India, Giappone e Singapore).

Innovazione: gli europei sono più diffidenti

Lo studio di CWT rivela i che i più propensi nei confronti dell’innovazione sono i viaggiatori provenienti dalle Americhe e dall’Asia Pacifico, rispettivamente con il 75% e il 71%. Gli europei, invece, sono un pochino più diffidenti nei confronti dei cambiamenti: il 7% di loro esprime riluttanza ad adottare l’innovazione nel travel rispetto al 5% dei viaggiatori dell’Asia Pacifico e al 3% di quelli delle Americhe.
E’ bene segnalare che l’Italia compare nella classifica dei cinque Paesi con la maggiore propensione nei confronti dell’innovazione. Ben l’82% dei business traveller si mostra propensa ai cambiamenti, precedura dall’Argentina (85%), Messico (85%), Brasile (83%) e Spagna ( 83%).

I più innovativi? A sorpresa, non sono i millennial

Si potrebbe pensare che i millennial, ovvero i dipendenti più giovani all’interno delle aziende, siano i più inclini all’innovazione. In realtà non è così: Cwt dimostra infatti che solo i millennial dell’Asia Pacifico hanno un punteggio più alto: il 79% rispetto al 75% della generazione X e al 60% dei baby boomer. Nelle Americhe, sono i viaggiatori della Generazione X a guidare la classifica (78%), seguiti dai millennial (76%) e dai figli del baby boom (70%), mentre in Europa i millennial si posizionano con il 64%, addirittura in coda alle altre due generazioni, entrambe al 67%.
“L’innovazione tecnologica è il futuro e i viaggiatori d’affari abituali ne stanno già sfruttando il potenziale – ha dichiarato Andrew Jordan, Chief Product and Technology Officer di CWT -. I business traveller sono persone che lavorano lontano da casa: pertanto, perché non dovrebbero voler sfruttare le innovazioni che semplificano loro i viaggi e la vita?”.

E tu che dispositivi metti in valigia?

Innovazione fa rima con tecnologia. Ecco perché lo studio di Cwt ha chiesto ai business traveller quali dispositivi portino con sé quando sono in missione. Al primo posto compaiono i cellulari (81%), seguiti dai computer (52%) e dai caricabatteria portatili (41%). L’interesse verso questi ultimi è cresciuto considerevolmente dal 2017, quando solo il 23% dei viaggiatori a livello globale portava con sé questi device. I tablet sono invece scesi dal 37% (2017) al 32% (2019).

Smartphone per essere sempre connessi

Gli smartphone sono citati tra i tre dispositivi più importanti da portare con sé dall’86% dei viaggiatori delle Americhe. Questa preferenza inoltre è espressa dall’83% di quelli provenienti dall’Asia Pacifico e dal 73% degli europei. Sono ancora i viaggiatori delle Americhe a ottenere il punteggio più elevato quando si tratta di computer (59%), seguiti dagli europei (51%) e dell’Asia Pacifico (48%). Questi ultimi sono i più preoccupati di rimanere con i device scarichi mentre sono in viaggio. Il 49% di loro preferisce infatti portare caricabatterie portatili contro il 36% dei viaggiatori delle Americhe e il 34% di quelli europei.
«Restare connessi in viaggio non è più un lusso, è un requisito essenziale – afferma Jordan -. Ciò che conta non è più il numero di dispositivi, quanto la sicurezza che i viaggiatori possano essere accessibili e produttivi durante tutto il viaggio».

Tra digitale e tecnologie, ecco i futuri scenari del business travel secondo CWT. Leggi la notizia.

Qual è l’innovazione preferita? E quale la più usata?

Il check-in online è l’innovazione preferita e allo stesso tempo più utilizzata nel Travel (rispettivamente 18% e 45%). Seguono i servizi Google (16% e 42%); gli strumenti di prenotazione online (14% e 44%); le app di viaggio per dispositivi mobili (12% e 41%). Piacciono anche le scansioni della retina e delle impronte digitali ai controlli di sicurezza in aeroporto (8% e 16%). E ancora, il pre-check TSA – Transportation Security Administration (6% e 16%); le richieste di visti online (5% e 22%); il programma Global Entry per velocizzare ingresso negli USA (5% e 13%). Infine, i viaggiatori citano i servizi di ride sharing (5% e 26%) e le reception con robot o chioschi dedicati in hotel e/o aeroporti (5% e 17%).

Differenze nelle diverse aree del mondo

Osservando le preferenze Paese per Paese, si nota che i viaggiatori dell’Asia Pacifico evidenziano le maggiori differenze a livello statistico. Il 18% vota i servizi di Google come innovazione preferita e il 50% li utilizza. Inoltre, il 15% preferisce gli strumenti di prenotazione online e il 49% li usa.

Il 26% degli europei predilige il check-in online

Per quanto riguarda i viaggiatori delle Americhe, il 47% utilizza il check-in online, il 43% i servizi Google e il 41% le app di viaggio per dispositivi mobili. Il controllo preventivo TSA si classifica al primo posto come innovazione preferita (16%). Gli europei, infine, mostrano differenze più contenute. Il 26% di loro vota il check-in online come innovazione preferita, mentre il 50% lo utilizza.

Le preferenze, abitudini e piccole manie dei viaggiatori d’affari sono al centro di un’altra indagine di CWT. Lo studio, ad esempio rivela che ben due viaggiatori su tre prediligono i posti a sedere con il finestrino rispetto a quelli in corridoio. Scopri di più.

 

innovazione

  Condividi:

Lascia un commento

*