Ue boccia il decreto Lupi sugli scali milanesi. I nuovi scenari

Le polemiche, immancabili, ci furono, quando entrò in vigore il decreto Lupi nell’ottobre 2014 sul riassetto dei voli sugli scali milanesi. Polemiche che, probabilmente, l’allora ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi avrebbe dovuto tenerne conto. Perché adesso, con le solite elefantiache tempistiche, l’Ue ci presenta il conto, per non vaer  “consultato le parti interessate prima di emendare le norme di distribuzione del traffico relative al sistema aeroportuale milanese”, e quindi “le misure di cui al decreto ministeriale numero 395 non possono essere accolte”.

Una bocciatura, che risale alo scorso 17 dicembre ma notificata solo ora al governo italiano,  sul riassetto dei voli tra gli scali di Linate, Malpensa e Orio, che non fatto altro che recepire le proteste e gli esposti di diverse compagnie straniere, tra cui anche la tedesca Lufthansa, acuendo ancora di più, se possibile,  lo scontro in seno all”Ue tra Germania e Italia.

Ed ora cosa succederà? Tre le ipotesi sul tavolo: una nuova scrittura del documento, a cui il ministro Delrio avrebbe già messo le mani, stando, più, attenti alle regole comunitarie, un ritorno ai decreti Bersani, uno e bis (da Linate si vola solo verso le capitali europee, oltre ai domestici e agli hub con piu di 40 milioni di passeggeri) o aumentare a Linate la capacità oltre i 18 movimenti-ora giornalieri, cosa poco fattibile per le norme anti rumore e inquinamento sull’aera attorno allo scalo, con un conseguente ulteriore trasferimento di voli da Malpensa.

Ricordiamo che il decreto era stato uno dei punti essenziali per l’entrata di Etihad nel capitale di Alitalia,  aprendo così maggiormente lo scalo di Linate alle rotte europee, aumentando di 500 mila passeggeri all’anno la capacità del city airport milanese danneggiando nel contempo Malpensa si era fermata (rispetto a previsioni piu pessimistiche) ad un meno 700 mila.

No comment da Sea sulla decisione della Ue, anche se il presidente della società Pietro Modiano ha già avviato un dialogo con il ministero. ma attenti anche al momentum…siamo in campagna elettorale. attento ai cristalli Delrio. Sembra di vederlo in un negozio di Swaroski con al guinzaglio un San Bernardo. Dove si gira potrebbe far danni….

Lascia un commento

*