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Ecco Marriott New York, la nuova edilizia alberghiera è prefabbricata

Nel prossimo autunno inizierà la costruzione di un nuovo hotel Marriott New York. La notizia non sarebbe eclatante se non fosse che la nuova struttura di 26 piani alta 120 metri sarà innalzata in soli 90 giorni, assemblando pezzi prefabbricati. Ciascuno di essi conterrà camere o parti comuni già arredate, con letti, armadi, lavandini, docce e persino cuscini, lenzuola e kit da bagno pronti all’uso.

Quando sarà finita sarà la più alta struttura al mondo assemblata con questo criterio. Quello di prefabbricare gli edifici è un sistema che sta prendendo piede oltreatlantico a causa della mancanza di manodopera edile qualificata in grado di lavorare con rapidità e precisione. Al punto che i tempi necessari a inaugurare un nuovo albergo sono aumentati del 50% in pochi anni. E questo ha portato spesso alla lievitazione dei costi.

“Il più alto hotel modulare in una delle principali destinazioni business e turistiche del mondo rappresenta una pietra miliare nell’industria edilizia alberghiera”, ha detto Eric Jacobs, responsabile sviluppo di Marriott per il Nord America. “Tutto il settore immobiliare punterà sul modulare per riparmiare costi e tempi senza rinuciare alla qualità e alla solidità”.

Guarda il video di presentazione (in inglese)

Hotel Marriott New York: moduli costruiti in Polonia e portati via nave

Mentre la hall e le parti comuni più in basso saranno costruite con metodi tradizionali, le 168 camere e le parti più elevate saranno assemblate in Polonia e trasportate via nave a New York.

Dal porto della Grande Mela, durante le ore notturne per evitare ingorghi di traffico, saranno trasportate a Manhattan, sollevate da una gru e assemblate come in un gigantesco puzzle. Costo totale dell’operazione: 65 milioni di dollari. Un affare, dicono a New York.

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I vantaggi dell’edilizia prefabbricata

I vantaggi di questa tecnica sono notevoli. Come prima cosa l’accuratezza negli arredamenti e nella costruzione, visto che tutto viene realizzato al chiuso di un hangar. Dunque, al riparo dalle intemperie e “con i piedi per terra” senza pericolo di cadute.

Secondo: i materiali di scarto saranno ridotti al minimo, a tutto vantaggio dell’impatto ambientale. Terzo: ogni camera sarà separata da un’altra da una doppia parete e da una piccola intercapedine che renderà gli ambienti più insonorizzati.

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Questo Marriott New York non è il primo di tal genere, ma è il più alto. E darà il via a una lunga serie di strutture prefabbricate, al punto che un nuovo albergo su 4 che la catena alberghiera inaugurerà nei prossimi 5 anni sarà costruito a moduli e assemblato in loco.

NOTA fotografica:

Lunch atop a Skyscraper è una fotografia in bianco e nero molto nota. Ritrae un team di operai seduti su una trave sospesa nel vuoto a 260 metri di altezza, in pausa pranzo.

Fu scattata il 20 settembre 1932 al Rockfeller Center di New York, cantiere simbolo della ripresa edilizia di Manhattan. Fu pubblicata per la prima volta sulle pagine del New York Herald Tribune il 2 ottobre dello stesso anno.

L’immagine è ripresa dal video pubblicato del Time, il quale gli ha dedicato un racconto molto suggestivo, che ne ricorda la storia. Vi consigliamo di vederlo qui.

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