Aniasa

Da Aniasa lo spaccato di un paese che funziona

Il neo presidente di Aniasa Andrea Cardinali, presidente e amministratore delegato di Alphabet Italia (BMW group) ha presentato oggi nella splendida cornice di Palazzo Clerici a Milano il buon andamento del settore automotive in Italia, un settore “che ha pochi eguali in Italia sia i termini di volumi che di crescita, dove superiore a noi forse c’è solo il digitale” sottolinea il presidente snocciolando i positivi numeri del 16esimo rapporto realizzato dell’Associazione confindustriale.

Il mercato automotive sempre più fleet. Malgrado il fisco

Se nel 2007 l’Italia era il secondo mercato nel settore, nel 2016 si è posizionata al quarto posto, “anche se quest’anno abbiamo messo la freccia sulla Francia. Grazie sopratutto alla vendita di auto nuove delle ‘flotte vere’, arrivate al 24,5% sul totale, malgrado il nostro paese tra i grandi mercati sia quello con maggior percentuale di auto possedute dai privati, al 62% con le flotte a solo il 19%, contro ad esempio il 35% della Gran Bretagna. Un delta che non deriva altro che dal Tax divide  tra i paesi, con l’Italia ovviamente fanalino di coda”.

Italia che quindi, malgrado lo sforzo del settore del noleggio e del Car sharing (oggetto di uno studio di Bain & Company di cui parleremo prossimamente su queste colonne)  continua a vedere un parco circolante che cresce in numero ma anche in età media, con solo Grecia e Portogallo fare peggio in Europa, con, ormai 10,4 anni di “anzianità di servizio”.

“Ma ribadisco che siamo un settore in salute, e lo testimoniano questi numeri: 674 mila persone ogni giorno utilizzano il Noleggio a lungo termine, 89 mila il Noleggio a Breve mentre, 17 mila sono i clienti giornalieri del car sharing” afferma Cardinali.

Numeri importanti anche per l’economia, con un crescita delle immatricolazioni del 13,5%, a quota 325 mila nei veicoli e a più 62,4% nei veicoli commerciali, a quota 50 mila, per ben 22 miliardi di chilometri all’anno percorsi, “e pensate se questi fossero stati percorsi con auto vecchie e non con veicoli nuovi, con le emissioni più basse possibili” argomenta il presidente Aniasa, che afferma come ormai “con oltre 6 miliardi di euro di fatturato, a più 10,2%, percentuale di crescita salita ulteriormente al 15,6% nel primo trimestre di quest’anno, con i gettito fiscale fino a 2,2 miliardi, senza includere l’indotto”.

Fatturato del settore di cui parla anche uno dei vicepresidente, nonché amministratore delegato di Mercury Italo Folonari, che per il settore lo innalza a “6,5 miliardi, includendo anche l’attività di remarketing, con la rivendita di oltre 185 mila auto usate”. L’Nlt gestisce una flotta di 674 mila auto, a più 15,2% anno su anno, di cui ben 274 mila nuove immatricolazioni, a, più 25%. “Il miglior anno per variazione di flotta rispetto all’anno precedente se si esclude il 2001, quando ci fu la spinta al noleggio sia delle aziende che della Pa” dice Folonari che, nel suo intervento, sottolinea come tra le tipologie di auto vi è il boom “ dei crossover e dei fuoristrada e uno stop per le auto elettriche”.

Anno record anche per il noleggio a breve ma…

Massimiliano Archiapatti, vicepresidente anch’esso di Aniasa nonché ad di Hertz Italiana, ha invece parlato di Noleggio a breve che nel 2016 ha chiuso un anno record, “ ma sono numeri che dobbiamo analizzare” commenta, visto che a fronte di un più 5% dei giorni di noleggio, un più 7,6% nel numero dei noleggio per un fatturato di 1,172 miliardi di euro, a più 4,9% anno su anno, si è visto un meno 2,4% della durata media è di un meno 2,5% di fatturato per noleggio, con un costo al giorno che si assesta invariato sui 36,1 euro.

Notizie buone e altre meno buone a chiusura del convegno

Alla fine del convegno Cardinali ha voluto chiudere sottolineando prima le buone notizie per il settore avvenute nel 2016, dovute anche alla perseveranza di Aniasa, “che a volte paga” commenta, quali il superammortamento, “che ha avuto un roi del 350%, con solo l’Nlt a realizzare 216 milioni di gettito extra per lo Stato, a fronte di 48 milioni di sgravi fiscali. Bene anche l’innalzamento, seppur minimo del limite di deducibilità per gli agenti di commercio, è la possibilità di noleggio dei bus” . Ma per le buone notizie si ferma qui, perché il settore si trova a dover affrontare diversi temi quest’anno, “da una normativa unitaria per il car sharing, ad oggi con troppe diversità tra città, e città, fino al fatto di arrivare a rendere strutturali mosse come il , superammortamento appunto, estendere l’iperammortamento ai veicoli a basse emissioni e alle reti di ricarica, riformare il codice della strada ancora troppo “antico” e combattere i furti, per noi una piaga da 60 milioni di euro ogni anno. Il tutto per arrivare a ridurre il gap fiscale con gli altri paesi”. E, anche per questo, c’e bisogno di una Associazione forte come Aniasa, nata nel ’65 con 5 membri è arrivata quest’anno a totalizzarne 49, “con, non solo case costruttrici presenti ma anche carsharing e servizi per rappresentare tutta la filiera dell’auto e del turismo, con diverse anime ma assolutamente coesa negli obiettivi” conclude Cardinali.

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