Arval Car Sharing

Arval completa la sua offerta con Arval Car Sharing

Dal successo del Car sharing pubblico, anche e soprattutto in Italia, con le varie car2go, Enjoi, Share’ngo, eVai, Ubeqoo o DriveNow, all’Arval Car Sharing, il servizio presentato dalla società del gruppo Bnp Paribas attiva nel Noleggio lungo termine: “Dopo il successo dell’Arval Mid Term Rental, sui grandi clienti ma anche su diverse Pmi, oggi presentiamo la nostra soluzione ci Car sharing aziendale” commenta un soddisfatto Gregoire Chové, direttore generale di Arval Italia: “un servizio con il quale completiamo un trend che vede sempre di più le aziende chiedere soluzioni sempre più flessibili sulla mobilità; e noi vogliamo accompagnare il cliente con una gamma di noleggi che vanno dai 10 minuti ai 10 anni. Sia per le aziende che per i privati”.

Come funziona Arval Car Sharing

“Dopo due anni di studio per capire quali sono le esigenze, facendo anche test che ci hanno aiutato molto, lanciamo questo servizio con la consapevolezza che i veicoli aziendali stanno fermi per l’80% del tempo, che, secondo un recente studio, saranno 4 mila le aziende interessate al corporate car sharing in Europa” spiega il Direttore Arval Mobility solutions Tomaso Aguzzi, che riporta anche tre trend che lo fanno per sperare per questo servizio, ovvero che “il car sharing crescerà, con un target  sempre più giovane, abituato alle cose condivise, e un maggior utilizzo delle auto”.

Arval Car Sharing viene realizzato tramite una piattaforma di facilissimo utilizzo, “abbiamo lavorato parecchio sulla user experience, con la prenotazione di un’auto in soli tre ‘tap’, che sarà possibile prenotare anche per usi privati con costi calmierati. Tanti i vantaggi aziendali; l’ottimizzazione del budget, la possibilità dell’uso privato, revenue aggiuntive per l’utilizzo privato e la continua comunicazione con i driver” spiega Aguzzi, “quelli per i dipendenti, grazie alla facile ricerca via app, all’utilizzo nel tempo libero con ottime tariffe e l’assistenza 24h e 7 giorni su 7, e quelli per i Fleet Manager, ovvero una ottimizzazione della gestione, una interfaccia personalizzabile, un reporting puntuali e servizi on demand”. Insomma un’operazione win-win-win a cui si aggiunge anche un’interessante offerta economica: “ci crediamo così tanto che la proponiamo ai clienti a 5 euro a veicolo più una succes fee sui risparmi ottenuti da questo servizio che può arrivare al massimo a 50 euro” commenta Chové, che sottolinea come questa proposta “non ha un numero minimo di adesioni”, ed è basata su una tecnologia peer to peer scalabile per sviluppi futuri, “tanto tra 3/5 anni  la mobilità come la intendiamo noi sarà completamente diversa” aggiunge Aguzzi.

 

Intanto Arval con Arval Car Sharing pensa di poter allargare anche la platea dell’elettrico e dell’ibrido per le aziende, “ovviamente nelle città” dice Aguzzi, per raggiungere un obiettivo di 10 mila auro in Italia: “raggiungibile anche utilizzando la leva del welfare aziendale” chiosa Chové.

 

 

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