AsConAuto-2023 presidente scarabel

Dove il 50% del venduto è flotte: l’esperienza di Roberto Scarabel a Londra

Dell’ultimo ICDP londinese, con presenza di AsConAuto per la prima volta, vi abbiamo scritto da poco. L’occasione non da tutti, per un imprenditore italiano, rende Roberto Scarabel orgoglioso, con la sua associazione, ma scopriamo il perchè e quanto il fatto possa rilevare, per il mondo delle flotte e dei servizi aftermarket sulle auto aziendali, in Italia.

Cosa significa per Scarabel e per AsConAuto questa presenza internazionale, a ICDP?

Rappresenta prima di tutto un’emozione. Fin da 35 anni fa, il professor Volpato mio relatore laurea ne aveva parlato e mai avrei pensato, di essere un giorno relatore: grande opportunità la relazione con gli studiosi e il poter far conoscere il modello esclusivo AsConAuto all’estero.

Anche una sfida, il dover prepararsi, serve a far ordine, da riflessione. Prima del piacere di condividere con decine di esperti e studiosi la propria esperienza, portando significato e merito: personale, oltre che di AsConAuto”.

Di cosa si è parlato in particolare a Londra e quanto abbiamo da apprendere, o da insegnare?

“Molto della validità del progetto imprenditoriale, perché alla fine è importante evidenziare che AsConAuto faccia business e noi lo facciamo. Il confronto a questi livelli porta a capire i vari mercati, scoprendo chi è più avanti di noi, come UK e altri dove il 50% di vendite è flotte aziendali, senza timori per l’auto elettrica. Impariamo scenari che noi affronteremo forse più avanti.

Importante alla fine, è che sono stato fermato da importanti attori incuriositi, per approfondire lo sviluppo del nostro modello di business. Non a caso abbiamo accordi con PSA / Steltantis e da poco con Ford. Tappe importanti, fatte da soli, mentre altri Stati sono ancora a livello di puzzle nella distribuzione ricambi. Noi abbiamo unito l’Italia, specialmente ora con il nuovo interscambio veloce tra consorzi: un sistema arterioso sopra quello base dell’ultimo miglio, a beneficio dei gruppi per sfruttare la logistica moderna e veloce, con vettori interni e più cura.

In ogni caso, a questi livelli c’è sempre da imparare, esserci, invitati, porta qualcosa di curioso e da scoprire. Abbiamo dato risposte, ma altro ci arriverà nel tempo, con documentazione utile per l’associazione: imparare e anche dare è un risultato, per noi”.

Anche ai prossimi appuntamenti internazionali ICDP si attende AsConAuto con Scarabel?

“Spero che potremo partecipare ancora a questi incontri e approfondire la relazione. Magari non sempre da relatore, anche da auditore, continuare il percorso è un onore ma anche utile per noi, con la mole di documentazione e dati interessanti, per le nostre comunicazioni interne. Studi internazionali che spiegano i rapporti dietro ai numeri del mercato. Credo che il futuro di ogni gruppo passi attraverso questi parametri internazionali, per conoscere e quindi rischiare meno evitando cose già vissute altrove”.

Primi o prossimi riscontri, per AsConAuto alla luce di ICPD?

“Abbiamo lavorato in questa occasione migliorando, con Luca Montagner, il prossimo Service day dell’autunno. Con nuovi dati e metodo, per evolvere il format verso gli autoriparatori. Per governare un po’ il tutto grazie alla formazione, soprattutto il management e le professionalità del Service. Anche per loro è utile scoprire cosa accade all’estero e portare il successo in Italia. Ci sono poi i primi dati del semestre: +18,5% e 492 milioni di euro, con un forecast vicino al miliardo già nel primo anno di gestione AsConAuto, un successo”.

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