le preoccupazioni di Jaguar Land Rover

Hard Brexit, le preoccupazioni di Jaguar Land Rover

Su queste colonne abbiamo lanciato i tanti allarmi sulla Brexit per il mondo del Business Travel (leggi qui), anche se abbiamo affrontato l’uscita della Gran Bretagna dall’UE anche dal punto di vista del settore automotive (leggi qui), che ora torna di nuovo sotto i fari del brand forse più “britannico” del paese, con le preoccupazioni di Jaguar Land Rover in mancanza di accordi con l’Unione per gli extra-costi che la Casa dovrà subire. “Il cuore e l’anima di Jaguar Land Rover sono nel Regno Unito. Tuttavia, la nostra Società, ed i suoi Partner dell’indotto, dovranno affrontare un futuro imprevedibile se i negoziati della Brexit non manterranno libero e senza attriti il commercio con l’Unione Europea, e con accesso senza restrizioni al mercato unico. Abbiamo urgentemente bisogno di maggiori certezze per continuare ad investire pesantemente nel Regno Unito, e proteggere i nostri fornitori, i nostri clienti e i 40mila dipendenti che operano nel nostro Paese. Un cattivo accordo di Brexit costerebbe a Jaguar Land Rover una perdita di profitti di oltre 1,2 miliardi di sterline ogni anno. Di conseguenza saremmo costretti a ridefinire drasticamente il nostro profilo di spesa; negli ultimi 5 anni abbiamo investito circa 50 miliardi nel Regno Unito, con la prospettiva di investirne altri 80 nel prossimo quinquennio” ha affermato il Ceo della Casa britannica, ma di proprietà dell’indiana Tata, Ralf Speth. 

Hard Brexit, le preoccupazioni di Jaguar Land Rover che teme un aggravio dei costi per tutta la filiera

Speth dalla sede di Coventry si è così rivolto al governo britannico per ottenere con urgenza le necessarie certezze relative agli scambi commerciali con l’Unione Europea, inclusa la garanzia di un accesso ai mercati agevole ed esente da dazi. In un momento di forte stallo nelle discussioni tra Governo May e quello di Bruxelles. Perché “l’industria automobilistica britannica deve rimanere competitiva a livello mondiale, e proteggere i 300mila posti di lavoro di Jaguar Land Rover e dei suoi fornitori,  preservando un accesso al commercio libero da dazi o dogane. Elettrificazione e connettività offrono importanti opportunità economiche e di produzione – ma con una Brexit sbagliata gli imprenditori e la società britannica perderanno l’occasione di essere alla guida della smart mobility” ha aggiunto il numero uno della casa del Giaguaro.

Ricordiamo che  Jaguar Land Rover è la maggiore casa costruttrice automobilistica, il maggiore investitore, esportatore e datore di lavoro del Regno Unito. Nel 2017  ha venduto 621.000 veicoli, l’80% dei quali è stato esportato in 130 Paesi, il 20% all’interno dell’Ue, da dove si importano più del 40% dei componenti. Su tre vetture esportate dal Regno Unito, una è una Jaguar o una Land Rover.

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