Il cuore oltre l’ostacolo

Anche per il comparto dei veicoli da lavoro i dati delle immatricolazioni dei primi due mesi del 2010 non raccontano la situazione reale del mercato: se si esaminano solamente le cifre delle nuove targhe, si potrebbe pensare che il settore veleggia col vento in poppa (+21,8% a gennaio, +25,8% a febbraio). Ma non è affatto così: le immatricolazioni in crescita sono dovute alle code delle vendite incentivate del 2009, per cui lo Stato ha concesso una proroga a targare fino al 31 marzo di quest’anno. Ben diverse le prospettive se si analizza la situazione degli ordini, cioè i contratti stipulati a gennaio e a febbraio, in forte regresso rispetto allo stesso bimestre del 2009 (che già era stato assai fiacco). Sullo sfondo, una situazione ancora più negativa in termini di anzianità del parco circolante: metà dei mezzi commerciali che percorrono quotidianamente le strade italiane hanno sulle ruote oltre dieci anni di vita.

Case all’attacco
Se da un lato le prospettive del rinnovo del parco mezzi sono assai problematiche in assenza di sistemi di incentivazione da parte del Governo (a tutt’oggi non previsti, nonostante gli ottimi risultati della “campagna bonus 2009”, dall’altra i costruttori e i distributori non hanno smesso di alzare la voce con le Istituzioni, per chiedere provvedimenti a sostegno del comparto.
Basterebbe, in buona sostanza, inserire nella “Tremonti Ter” una modifica che consideri i veicoli da lavoro un bene strumentale agevolato dal punto di vista fiscale, che tutto il settore tornerebbe a tirare il fiato. Per il momento, però, il fardello di contribuire in modo determinante al rinnovo dei mezzi inquinanti in circolazione grava esclusivamente sulle spalle dei costruttori, che stanno letteralmente invadendo il mercato con una ridda di novità interessanti. Vediamo quali sono le principali.

I derivati: van e pick up
La tipologia di veicoli commerciali di piccolo cabotaggio sono i cosiddetti “derivati”, cioè che prendono origine da vere e proprie automobili, con la parte posteriore modificata per trasportare merci anziché persone. La parte del leone, sul mercato italiano, è appannaggio del costruttore nazionale, la Fiat, con la propria divisione Professional, che ha in gamma una serie di modelli derivati dalla 600, dalla Panda, dalla Strada (un pick up di produzione brasiliana derivato dal modello Palio) e dalla Punto nelle sue varie versioni.  Notevoli i passi in avanti dei costruttori francesi Citroën, Peugeot e Renault che, grazie a una mirata strategia commerciale di potenziamento della rete di vendita specializzata in veicoli commerciali, hanno ottenuto risultati lusinghieri nel 2009 e tentano di confermarsi anche quest’anno.
La parte del leone dal punto di vista commerciale, però, viene fatta dalle furgonette, un segmento che nel 2009 è stato particolarmente frizzante con il ritorno del Fiorino(accompagnato dai suoi “cloni” francesi Citroën Nemo e Peugeot Bipper). Ma anche per quest’anno ci sono novità interessantissime, come vedremo tra breve.

Furgonette e furgoni piccoli
Il settore più vivace in questo inizio del 2010 è quello dei veicoli, pur di piccole dimensioni, ma con precise peculiarità di trasporto e strutture tecniche adatte a un utilizzo esclusivamente lavorativo: furgonette e furgoni. La leadership del segmento, anche in questo caso, è di Fiat Professional, che a inizio anno ha lanciato la seconda edizione del Doblò. Un veicolo che, rispetto alla prima serie, è stato totalmente rivoluzionato. Innanzitutto è notevolmente più grande: +14 cm in lunghezza e +11 cm in larghezza. Per non parlare della versione a passo lungo (Doblò Cargo Maxi) che supera abbondantemente i 4,5 metri da paraurti a paraurti. Lo spazio in più va tutto a vantaggio della capacità di trasporto, che già nella versione base sfiora una portata utile di 700 kg. Con questo upgrade il Doblò si porta a livello delle concorrenti francesi quali il Peugeot Partner (o Citroën Berlingo) e Renault Kangoo, che nella seconda generazione hanno accresciuto le dimensioni. Ma altre importanti novità aspettano i potenziali compratori del nuovo Doblò: le motorizzazioni inedite (1.3-1.6-2.0 MultiJet con potenze da 90 fino a 135 CV), disponibili anche in versione Euro 5 e la cabina di guida decisamente più automobilistica rispetto alla vecchia versione.
Se il Doblò nuovo è disponibile anche in versione estesa, anche il Renault Kangoo affronta il 2010 rendendo acquistabile la versione Maxi, che così porta a tre le dimensioni di passo in gamma (aggiungendosi ai preesistenti Compact e Normale). Il Maxi incrementa la distanza tra i due assi di ben 38 cm, passando da 2,7 a 3,09 metri.
Sempre quest’anno arriva la rivoluzione di Casa Nissan: con il NV200, un piccolo furgone dalle doti decisamente interessanti. Lanciato in anteprima sul mercato giapponese durante lo scorso anno, si è già attestato ai vertici del settore raggiungendo una quota del 40%. E in Europa ha debuttato riportando l’ambìto trofeo Van of the year 2010. Si tratta di un mezzo polivalente, disponibile in versione Van (furgone) o Combi (per trasporto di persone e cose), con una portata che sfiora gli 800 kg. Compatto come dimensioni, offre la massima versatilità di carico. Proposto a prezzi interessanti (da 11.850 a 13.650 euro, Iva esclusa), adotta due motorizzazioni: 1600 a benzina (109 CV) e 1500 diesel (86 CV).

Autocarri e furgoni medi
Questo segmento di mercato presenta poche novità significative, dopo il debutto nel 2009 della quinta serie del furgone Volkswagen Transporter. A marzo però, ci ha pensato Renault a vivacizzare il comparto con un moderato lifting al Trafic (che sarà seguito dal suo “clone” Opel Vivaro a maggio). Le novità più importanti consistono nei nuovi motori 2.0 dCi da 90 e 115 CV, che consentono notevoli risparmi nei costi d’esercizio, dato che consumano sensibilmente meno dei precedenti propulsori. Piccole modifiche anche nella cabina di guida: nuovi e più ampi vani portaoggetti e rivestimenti in tessuti differenti. Ma soprattutto una dotazione multimediale d’avanguardia. Quello dello sfruttamento delle tecnologie elettroniche in ausilio alle necessità di lavoro è uno dei grandi temi del 2010 nel mercato dei veicoli commerciali. Mission Fleet ne parla più specificatamente in un’altra parte di questo numero, nell’articolo di presentazione dell’Eco:Drive Fleet di Fiat, il sistema di controllo delle emissioni e dei consumi che, tra i commerciali, ha debuttato proprio sul nuovo Doblò e presto verrà esteso anche ad altri veicoli da lavoro.

Autocarri e furgoni grandi
Questo ultimo comparto di mercato è l’altro (oltre a quello al vertice basso) che presenta le novità più significative nel 2010. Quello dei veicoli con peso totale a terra da 28 a 35 quintali (e, in alcuni casi, oltre, pur necessitando di licenza di guida di categoria C) costituisce una parte rilevante dell’intero settore. Chi adopera questa tipologia di mezzi da lavoro, ha in cima alla sua lista di necessità la riduzione dei costi d’esercizio, una voce di spesa sempre più critica in periodo di recessione economica. I costruttori hanno risposto positivamente a queste esigenze, presentando veicoli che, pur migliorando la portata e il comfort (questi mezzi percorrono anche 100.000 km all’anno, dunque la comodità è un asset fondamentale), tagliano con decisione i consumi e riducono le necessità di manutenzione. Ne sono un chiaro esempio il nuovo Renault Master e il suo gemello Opel Movano (si differenziano principalmente per la mascherina frontale). Per entrambi debutta un nuovo motore di 2,3 litri di cilindrata, disponibile in tre diverse declinazioni di potenza: 100, 125 e 146 CV, che prendono il posto dei precedenti di 2,5 litri ma, rispetto a questi, aumentano la potenza, le doti di coppia, e tagliano i consumi a livello di primato. Molto più versatili rispetto ai modelli dall’identica denominazione che vanno a sostituire, Master e Movano presentano un’altra novità significativa: l’adozione, per alcune dimensioni di passo, di lunghezza e di altezza, della trazione posteriore in alternativa a quella anteriore. Una chiara ed inequivocabile mossa dei due costruttori di sottrarre mercato al leader del segmento: l’Iveco Daily.

Mercedes: teoria e pratica
Anche da Mercedes arrivano alcune novità improntate sulla necessità di ridurre consumi ed emissioni: un tema molto sentito quello dell’abbattimento delle sostanze inquinanti perché strettamente legato alle possibilità di circolazione nei centri storici e alle limitazioni di traffico. Si tratta della gamma BluEfficiency dello Sprinter, il suo mezzo commerciale più grande. Questa nuova gamma adotta inediti propulsori di cilindrata decisamente contenuta in relazione a quanto si è soliti utilizzare: soltanto 2,1 litri. Con tre livelli di potenza: 95, 129 e 163 CV. L’Efficiency Package offerto sugli Sprinter comprende anche il nuovo cambio Eco Gear abbinato al sistema Stop & Start, che contribuisce ad abbattere i consumi, rispetto alle versioni precedenti, anche del 20%. A sottolineare la volontà di Mercedes di supportare la clientela nella riduzione dei costi di esercizio, alle aziende che acquistano un modello della nuova gamma Sprinter è offerta gratuitamente l’iscrizione a uno specifico corso di guida ecologica.

 

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