MICE Fiere 2022 italia (2)

MICE Italia 2022: fiere in ripresa oltre le aspettative ma “povere” di estero [9% contro 27% tedesco]

I bilanci di fine 2022 dicono che il mondo MICE delle fiere è andato persino sopra le attese, pur se non a volumi preCovid. In Italia Milano, Bologna, Rimini Vicenza e Verona, pagano la bassa internazionalizzazione

L’attività del mondo fieristico tricolore, interno al grande segmento detto MICE e secondo in Europa dopo la Germania, è ripartita alla grande nel 2022. Oltre le aspettative, se si pensa che le stesse fiere, fatte in presenza come sempre, non erano per nulla certe a inizio anno e nel 2020 erano tracollate: -80% dei ricavi.

Fiere 2022 in recupero

Invece dal secondo trimestre grandi volumi, confermati dall’Associazione delle Fiere Italiane. Non si parla di solo lavoro per saloni espositori, ma anche per acquirenti e poi l’indotto sui territori limitrofi. Le ultime analisi globali ricordano comunque che il giro d’affari 2022 delle fiere, sarà ben inferiore (-28%) rispetto al mondo preCovid del 2019. Il recupero pieno non è stimato nemmeno per l’anno prossimo, ma nel 2024.

MICE Fiere 2022 italia (2)

MICE e Fiere in Italia

In Italia e non solo, nel 2022 e inizio almeno di 2023, non si possono contare i cinesi e gli altri a cui pesano severe restrizioni rimaste. Poi il mondo russo, con parte dell’Est, coinvolto in vicende di guerra. In ogni caso nel Bel Paese per il 2023 sono stimate più fiere, del già decoroso 2022, che viene stimato a un -20/25% del preCovid: una trentina in più di quelle internazionali che vedremo nel 2023 e una ventina quelle di portata nazionale.

MICE Fiere 2022 italia (2)

MICE e Fiere all’estero

Dalla AEFI non dimenticano però di rimarcare, sperando in una risposta del governo Meloni, come il mondo delle fiere lavori con anticipo e su prezzi pre-fissati: pesante sopperire da soli agli aumenti energetici e di materia prima.

Quello che può aiutare il settore, secondo gli addetti ai lavori, è anche maggior presenza internazionale. A oggi i pur grandi e noti poli fieristici di Milano, Bologna, Rimini Vicenza e Verona, generano ricavi dall’estero per meno del 10%, contro l’incredibile 80% del Regno Unito, il 27% della Germania e il 20% della vicina Francia.

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