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Le regioni dove è possibile organizzare eventi e congressi dal 15 giugno

Regioni e congressi durante la Fase 3: ecco la geografia italiana degli eventi organizzabili in deroga al Dpcm. Mentre il Governo assegna ancora uno stop al Mice, crescono di giorno in giorno le amministrazioni pubbliche regionali che autorizzano fiere e appuntamenti aziendali dal 15 giugno. A oggi sono già 15. Mancano all’appello Lombardia (aggiornamento dal 30 giugno con una nuova ordinanza), Valle d’Aosta, Piemonte, Trentino Alto Adige e Molise.

Il Decreto del Presidente del consiglio dell’11 giugno ha di fatto escluso il settore dei congressi e degli eventi dalla Fase 3, bloccandolo sino al 14 luglio. E’ stata una vera doccia fredda per tutta la filiera. Il 15 giugno era atteso da tutti come la tanto agognata data di ripartenza. E i presupposti per essere ottimisti non mancavano.

L’aggiornamento delle Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive approvate dalla Conferenza delle Regioni del 9 giugno (scoprile qui) aveva infatti inserito anche le schede per la riapertura di congressi e grandi eventi fieristici, recependo i protocolli elaborati da Federcongressi&eventi .

Regioni e congressi che sbloccano il Mice

Il Dpcm dà però spazio alle iniziative delle regioni e delle province autonome: «In relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, esse possono stabilire una diversa data di ripresa delle attività, nonché un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi», si legge del decreto.

Da qui la decisione delle Venti di emettere ordinanze in deroga al Dpcm e dare il via libera a congressi, eventi, cerimonie e fiere.

Nelle quasi totalità delle ordinanze regionali non ci sono limiti alla “dimensione” degli eventi.

Le regioni hanno, infatti, fatto proprio un punto fondamentale delle proposte di Federcongressi&eventi e cioè che «il numero massimo dei partecipanti all’evento dovrà essere valutato dagli organizzatori in base alla capienza degli spazi individuati, per poter ridurre l’affollamento e assicurare il distanziamento interpersonale».

Chiaramente, sempre in ottemperanza a quanto stabilito dalle Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive è previsto il rispetto delle norme per evitare la diffusione del Covid19: rispetto del distanziamento sociale, utilizzo di Dpi (mascherine) e tecnologie digitali oppure online per le prenotazioni e l’iscrizione.

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Le 15 regioni nelle quali è possibile realizzare congressi ed eventi e date di ripartenza

Abruzzo: dal 15 giugno
Basilicata: dal 15 giugno
Calabria: dal 19 giugno
Campania: dall’ 8 giugno
Emilia Romagna: dal 15 giugno
Friuli Venezia Giulia: dal 15 giugno
Lazio: dal 15 giugno
Liguria: dal 19 giugno
Marche: dal 19 giugno
Puglia: dal 15 giugno
Sardegna: dal 15 giugno
Sicilia: dall’8 giugno
Toscana: dal 13 giugno
Umbria: dal 15 giugno
Veneto: dal 19 giugno

Albarelli/Federcongressi: «Delusa dal Governo»

«Il Governo ha di fatto perso un’altra occasione per dimostrare di aver compreso quanto il nostro settore sia indispensabile per la crescita economica, sociale, cultura e professionale del Paese», commenta la presidente di Federcongressi&eventi Alessandra Albarelli.

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Alessandra Albarelli, presidente Federcongressi&eventi

«Ne prendiamo atto e continuiamo a impegnarci sempre di più per far valere le nostre istanze e per avere strumenti di ristoro per le nostre imprese che, ferme da febbraio, sono ormai al collasso. Detto questo, sono fiera del lavoro svolto dai nostri soci: se più della metà delle Regioni ha deciso di sbloccare eventi e congressi il merito va sicuramente all’impegno dei delegati regionali che si sono spesi per far sentire la voce di un intero settore».

Leggi qui quando ripartono le fiere in Germania e qui quando riprendono in Spagna.

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