Se coniugare al meglio mondo fleet e travel è un “pallino” di molti, tra le maggiori Tmc nazionali che possano toccare con mano i due fronti, di certo c’è ACI blueteam, legata all’Automobil Club, per non dire brutalmente ACI che, nelle menti non di molti ma di tutti, i fleet manager, significa chi realizza le note Tabelle di rimborso chilometrico e fringe benefit, aggiornandole ogni anno (elemento fondamentale, nelle flotte).
La Tmc lombarda, ha da poco avviato una serie di attività che riguardano proprio anche gli automobilisti, viaggiatori, puntando al concetto di “mobilità allargata” come spiega il general manager Roberto Bettinelli.
«Vogliamo supportare una mobilità allargata, includendo tutto quanto sia possibile ed in coerenza al mondo ACI, per il Business Travel che pesa l’80% dei nostri volumi (un altro 10% è del Mice, ndr) ma non solo.
L’obiettivo, è creare valore anche per i clienti, includendo una fascia sempre più alta di servizi che integrano strumenti di trasporto e spostamento di ogni tipo. In modo coerente, di qualità, ma anche conveniente per la complementarità e la gestione».

Il 2024 si è chiuso bene per la società e anche il 2025 parla di ottimi risultati. «Nonostante il contesto geopolitico, con i conflitti e l’incertezza su temi politici come i dazi, elementi frenanti nei piani di molte aziende, ci siamo distinti nei risultati interni e nei riconoscimenti, con vari premi internazionali. Come quelli in ambito di compagnie aeree e del lusso. Abbiamo poi in corso un’espansione estera importante, dopo gli Usa approdiamo in Francia, per essere vicini ai nostri clienti ovunque in modo diretto».
Priorità del momento
La priorità per ACI blueteam è proporre «Sempre il miglior servizio, nonostante i tempi e le difficoltà. Vogliamo dare la massima qualità sotto tutti gli aspetti del viaggio e, con occasioni come il recente GP Travel Club, consolidare il nostro ruolo all’interno del mondo ACI. Per esempio con l’apertura di una serie attività e servizi mirati alle sedi locali dell’ente (PrenotACI) dove andremo gradualmente a proporre novità che sono sempre parte di quella mobilità che passa non solo dall’automobile, ma da tutti i mezzi di trasporto che possiamo portare, ai viaggiatori».
Coniugare certi aspetti non è facile
Una via della massima qualità e piena azione di supporto ai viaggiatori, come quella di ACI blueteam, non è facile da percorrere oggi, pensando di integrare nuovi modelli, mentre molti puntano alla riduzione costi.
«Per ottimizzare alcuni strumenti è molto importante la formazione – prosegue Bettinelli – e ne abbiamo appena conclusa una con ciclo di vari mesi per il nostro staff, in modo da essere sempre più pronti alle esigenze e alla variabilità del travel: spesso si va oltre un dettaglio iniziale o dei parametri di viaggio, scelti rapidamente da chi rincorre volumi e costi, toccando aspetti meno noti e imprevisti del mondo trasporti ad esempio. Ci sono momenti dove è proprio la qualità che perseguiamo a fare differenza per il cliente, ottimizzando il viaggio».

AI e persone
Ma qual è un nodo critico del momento, per una Tmc con questo approccio?
«Quello che registriamo in questo momento è la difficoltà di gestire e coniugare verso i clienti due aspetti rilevanti – aggiunge Fausto Portelli, Corporate Travel Director – ovvero quello della forte digitalizzazione che tutti vogliono, con vari tool AI per questioni di rapidità e diminuzione costi, con d’altra parte il mantenimento del massimo livello di qualità nel servizio. Come per l’assistenza full-time, in tempo reale. Sono elementi che non sempre vanno nella stessa direzione.
Per alcuni target si tratta di informare e formare per comprendere i vantaggi, l’ottimizzazione di oneri non facili da misurare a priori e che un servizio di alto livello ottimizza, sempre. Come l’esempio di aeroporti o voli che noi possiamo sconsigliare anche se sembrano convenienti, comportando elementi di ritardi e rischi poi tangibili al viaggiatore».