Ryanair sempre più nelle travel policy aziendali

Ferrero, Eni, Barilla, Illy, Percassi, Italcementi, Generali … Ormai Ryanair è stata sdoganata anche dalle grandi aziende e dal business travel, con queste, e molte altre, che hanno sempre più contatti diretti con il vettore irlandese: “Ci chiamano in tante e alcune le chiamiamo anche noi. Non per bypassare le agenzie business. Anzi, ora quando una società ci contatta e sappiamo con quale Tmc lavora ci premuniamo di avvertirle” afferma un soddisfatto Sales & Marketing Manager Italy, Greece & Croatia di Ryanair John Alborante.

Ma, il senso di tutto questo, è che “ormai Ryanair è entrata nelle travel policy delle aziende e veniamo sempre più utilizzati a tutti i livelli per i viaggi d’affari, che ormai rappresentano il 27% del traffico totale sul nostro network, con l’Italia che fa ancora meglio, essendo il quarto mercato più business per noi dopo Regno Unito, Irlanda e Scandinavia”.
Proprio la “Londra-Dublino è la nostra rotta in assoluto più business, seguita dalla Billund-Londra ma anche dalla Bergamo-Londra, e poi le rotte su Bruxelles, Barcellona, etc.” spiega Alborante. Un settore di grande interesse per Ryanair questo tanto che la compagnia sta pensando “a piani di incentivazione per le aziende” sottolinea il manager, che aggiunge anche come sono molti i gruppi che si stanno formando in Italia: “lanciammo l’ufficio gruppi l’hanno scorso, ma ora abbiamo messo anche il bottone per la richiesta online e vediamo un ottimo riscontro, con gruppi  di sportivi, religiosi, etc. con agenzie come Uvet-Amex a utilizzarci”.

Sito internet di Ryanair che, dopo gli anni “bulgari” con un’interfaccia molto poco user friendly, viene continuamente migliorato dal vettore, “tanto che ne lanceremo uno nuovo sempre più personalizzato sulle esigenze del cliente nel prossimo settembre. Insieme alla nuova app” annuncia Alborante, che anticipa l’ennesimo allargamento del network italiano della compagnia: “adesso abbiamo un po’ di problema di aerei, tanto che per la stagione estiva ai nostri 320 in flotta ne abbiamo dovuti aggiungere 6 in leasing” spiega, “ma dall’inverno 2016 accelereremo tantissimo, con tante nuove rotte. Anche in Italia. Dove ormai tra i grandi aeroporti non voliamo su Malpensa, Linate e Napoli”. Eccoci serviti quindi le nuove destinazione italiane di Ryanair? Che quest’anno punta ai 27 milioni di passeggeri sul Belpaese, sui 100 dell’intero network: “siamo il terzo paese per traffico dopo regno Unito e Spagna, ma secondo come mix di clientela, perché in Spagna abbiamo soprattutto passeggeri in incoming sulle isole” dice Alborante che ricorda la recente apertura dell’ultima base di Bucarest, collegata all’Italia con gli scali di Bergamo, Bologna e Roma.

Alborante che chiosa con un pensiero sui gds, importanti per il mondo business: “anche se al momento non abbiamo visto spostare grandi flussi, forse perché molte agenzie sono abituate a prenotare sul web. Ma ora, con l’arrivo anche di Sabre e il completamento di tutti i servizi offerti anche da Amadeus, crediamo che anche sui gds possano crescere le prenotazioni. Anche se qui, come d’uso, non si trovano le tariffe web ”. Insomma da grande spauracchio delle adv,  a cui mancava solo che O’Leary in persona andasse a tagliare le gomme delle auto, a loro partner, spera Ryanair, privilegiato; “grazie soprattutto alle nostre tariffe, naturalmente, ma anche a un servizio ormai di livello per un corto raggio. Non certamente a commissioni o a incentivi, punti di una mercato dell’aviazione ormai passati” sottolinea Alborante.

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