Europa

Turchia: nuove regole d’ingresso per i lavoratori

Gli italiani potranno continuare ad entrare in Turchia con la carta di identità ma ci sono novità per chi entra per lavoro. La precisazione arriva dall’Ambasciata in Italia. In una nota si spiega che ci sono nuove procedure per la richiesta dei visti, da prendere in considerazione se ci si reca in Turchia per motivi diversi dal turismo, ad esempio studio o lavoro (e per altre nazionalità). A cui gli attentati di Istanbul di ieri potrebbero dare un’ulteriore stretta.

Dal 5 gennaio 2016, le richieste per tutte le tipologie di visto dovranno essere effettuate attraverso il sito web www.visa.gov.tr tramite cui i richiedenti dovranno compilare il formulario on-line, caricare i documenti richiesti e richiedere un appuntamento presso la sede consolare di competenza per presentare i documenti originali. Obbligatorio il possesso di un’adeguata copertura assicurativa sanitaria per eventuali spese mediche necessarie durante il soggiorno nel Paese.

Non ci sono invece modifiche sulle modalità di entrata degli italiani che si recano in Turchia per turismo. Rimane valido quanto già comunicato nel mese di giugno 2015 ovvero che per chi entra nel Paese per via aerea e marittima per un massimo di 90 giorni non è necessario il passaporto ma basta la semplice carta d’identità (valida per l’espatrio con almeno 6 mesi di validità residua). Non è invece riconosciuta la carta d’identità con timbro di rinnovo o proroga. Nel caso si voglia viaggiare con il passaporto, lo stesso dovrà avere una validità residua di almeno 6 mesi. Non è richiesto alcun visto. La recente normativa italiana prevede l’obbligatorietà di documentazione anche per i minori (passaporto o carta d’identità personale).

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.mfa.gov.tr/ . Si consiglia in ogni caso di rivolgersi alle rappresentanze diplomatiche-consolari turche in Italia (o nel Paese di residenza) per eventuali informazioni di dettaglio o chiarimenti.

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