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Vacanze degli italiani: le più brevi, più economiche e meno assicurate d’Europa

Le vacanze degli italiani sono le più brevi ed economiche d’Europa, oltre che le meno assicurate. A dirlo è il Report Assicurazioni realizzato da Ipsos per il gruppo Europe Assistance all’interno della 19° Edizione del Barometro Vacanze.

Secondo l’indagine condotta su un campione di 12.000 persone in Europa e in America il 61% degli italiani andrà in vacanza questa estate, un valore di poco inferiore alla media europea che si attesta al 63%. I dati oggettivamente sconfortanti riguardano però il tempo e il budget a disposizione.

In fatto di budget, gli italiani sono sotto la media di spesa europea, in termini assoluti e in percentuale di crescita.  In Europa il budget medio si attesta infatti sui 2.019 euro (+3% sul 2018) mentre la spesa media degli italiani è 1.757 euro (-1% sul 2018).

Per quanto riguarda poi il tempo da dedicare alle ferie, la media europea rimane stabile rispetto al 2018 (12 giorni e mezzo circa) mentre le vacanze dei nostri connazionali si accorciano e sono le più corte, con una durata di circa 11 giorni. A concedersi le vacanze più lunghe, 2 settimane, sono i francesi seguiti da svizzeri, spagnoli e belgi.

Vacanze: le mete e le strutture preferite dagli italiani

Oltre la metà degli italiani preferisce l’estero mentre gli europei continuano a scegliere l’Italia, sempre nella “top 3” delle mete favorite (leggi qui la notizia sull’aumento dei flussi turistici in Europa).

Il 52% dei nostri connazionali andrà quindi oltre confine: la Spagna è la destinazione più gettonata seguita dalla Francia che scalza la Grecia dal secondo posto.

Che si rimanga tra i confini nazionali o che si punti sull’estero, il mare è il simbolo della vacanza italiana: spiaggia e ombrellone sono scelti infatti dal 68% degli italiani, +6% rispetto alla media europea.

Nonostante la netta predilezione per il regno di Nettuno, cresce l’appeal sia della montagna (19% degli intervistati, con +4 punti sul 2018) sia della collina e della campagna (9%, +2% sul 2018).

Quali sono gli elementi che entrano in gioco nella scelta della meta e della struttura? Il 27% degli italiani non ama l’avventura e l’incognito e torna dove è già stato. Altri parametri che condizionano la decisione sono il meteo (20%), la possibilità di incontrarsi con parenti e amici e le attività offerte dalla destinazione (15% entrambi).

In fatto di sistemazione, rimane stabile la scelta dell’hotel (46% rispetto al 47 dello scorso anno), segue la casa vacanza, preferita dal 34% degli italiani (con un picco del 40% tra i millennial) e il bed & breakfast (27%).

Tra i fattori di scelta della sistemazione pesa soprattutto la location (20% del totale), seguita da una ormai consolidata importanza data alle recensioni degli altri viaggiatori (il 19%).

Vacanze ecologiche e detox

Al di là della meta, gli italiani cercano una vacanza che sia ecologica e digital detox. Per il 70%, infatti, l’impronta ecologica del viaggio è un parametro che pesa sulla scelta e l’organizzazione delle vacanze: è fondamentale per il 24% e importante per il 46%.

La voglia di vacanze rispettose della natura si manifesta anche nella volontà di limitare l’utilizzo di device e si coniuga con la tendenza crescente a volersi completamente distaccare dal lavoro.

Il 67% degli italiani dichiara che in vacanza ha intenzione di disconnettersi e dimenticare del tutto le incombenze professionali, per dedicarsi totalmente al relax e alla famiglia.

L’esigenza di staccare la spina dei nostri connazionali è condivisa in tutto il Vecchio Continente dove la media si attesta al 69%. I britannici sono i più determinati (76%), seguiti da francesi (71%) e tedeschi (70%).

Le vacanze meno assicurate d’Europa

Se in Europa assicurarsi prima di partire rimane un’abitudine forte e ben radicata, l’Italia, pur facendo registrare una marcata consapevolezza di problemi potenzialmente riscontrabili in vacanza, evidenzia ancora una certa freddezza nei confronti della possibilità di sottoscrivere una polizza travel.

A influire sulla decisione non sono tanto ragioni di carattere economico quanto di “leggerezza”.

Il 43% del campione indica infatti come motivo di mancata assicurazione viaggi il “non averci pensato” mentre solo il 28% (2 punti sotto la media europea) evidenzia un tema di costo elevato.

In generale, il problema per cui gli italiani si assicurano di più prima di partire è un possibile danno all’auto (48%) seguito da un incidente con il mezzo di trasporto pubblico (43% in crescita di due punti rispetto all’edizione 2018) e dall’assicurazione per problemi di salute per sé o per le persone con cui si viaggia (il 42%).

Guardando allo scenario europeo, l’ordine delle preoccupazioni è però differente. Al primo posto c’è infatti la salute: il 66% si assicura prima di partire in caso di problemi di salute per sé o per ci propri compagni di viaggio. Segue un guasto al veicolo, anche in questo caso indicato dal 66% del campione.

Quando un italiano sottoscrive un prodotto di travel insurance lo fa con una compagnia di assicurazioni di viaggio.

È questo infatti il canale di acquisto preferito dal 26% degli italiani, seguito dall’agente di viaggio (18%) e, al terzo posto, dai siti web di comparazione (17%).

I dati sono almeno in parte differenti per l’Europa.

L’acquisto diretto rimane il primo canale (37% delle preferenze degli europei), seguito da quello delle carte di credito (17%) e solo dopo agenti di viaggio e siti web comparativi (entrambi al 14%).

I risultati completi del Barometro sono disponibili qui.

 

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