ANA, obiettivo Italia

ANA, obiettivo Italia per il 2020

ANA, obiettivo Italia. La domanda ogni volta che incontriamo Viviana Reali, manager Italia di ANA dal 1999, è sempre la stessa: “quando atterrerete in Italia, dopo tanti anni di assenza di un vettore giapponese nel nostro paese?” (leggi qui). E la stessa domanda l’abbiamo fatta alla Marketing manager & Pr Emea della compagnia nipponica Nanako Murakami a margine del Roll out del primo A380 del vettore ad Amburgo, evento a cui noi abbiamo potuto assistere (vedi qui il nostro report). E la risposta, seppur, come di consueto, un po’ evasiva, ci ha dato qualche speranza in più: “ora apriamo Vienna, con la quale andiamo a ben presidiare il Centro e Nord Europa (dov’è forte la sua alleata in Star Alliance, il Gruppo Lufthansa, ndr) con ben otto rotte operative. Prossimamente guarderemo quindi al Sud dell’Europa, dove ovviamente l’Italia è per noi un mercato importante. Ma se sarà, potremmo aprire questo nuovo mercato non prima del 2020″.

ANA, obiettivo Italia per il 2020, per un network che ad oggi serve 78 rotte internazionali e ben 118 domestiche

Muramaki poi snocciola il network operato ad oggi da ANA, ovvero “78 rotte internazionali, 118 domestiche, grazie a una flotta composta da ben 267 aeromobili. L’anno scorso abbiamo trasportato 53,8 milioni di passeggeri. Molti point to point sul Giappone ma altrettanti, anche dall’Europa, oltre il Giappone: in Cina, Oceania, Pacifico e, ora con l’A380, puntiamo anche a trasportare europei sulle Hawaii” (vedi qui il sito dedicato). Per viaggiatori d’affari, “per noi rappresentano circa il 40% del revenue” commenta la manager ma, anche, per i viaggiatori leisure, magari con pacchetti, anche di nozze, che includono Giappone ed estensione mare a Honolulu: “con questo aeromobile lanciamo anche un nuovo concept, con lounge e servizi dedicati”. Tra cui a bordo si vede un catering targato Noe, il pluripremiato ristorante italiano del Four Seasons resort Oahu a Ko Olina, per la First class, o quello targato Bills, ristorante australiano di Waikiki, per, invece, l’economica. Classi queste che si affiancano alla Premium Economy, per cui si sta finalizzando il catering, e alla Business, che avranno amenity kit e gadget ad hoc.

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