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L’A380 di Emirates torna sulla rotta Roma-Dubai

Torna L’A380 di Emirates sulla Roma-Dubai. Il modello-simbolo della flotta del vettore emiratino riprende i voli giornalieri dalla Capitale d’Italia ed è un ottimo segnale. Infatti, con Roma il network dell’A380 raggiunge così 34 destinazioni, tra cui Sidney, Parigi e Londra.

Per Flavio Ghiringhelli, country manager della compagnia: i clienti adorano viaggiare su questo aereo e il suo ritorno è l’ulteriore segno concreto di come le persone abbiano ricominciato a viaggiare e a volerlo fare ridefinendo l’esperienza di viaggio stesso».

A380 Emirates sulla Roma-Dubai

Emirates utilizza l’A380 sul suo servizio giornaliero EK097/098.

Il volo EK097 parte da Dubai alle 09.10 e arriva a Roma Fiumicino alle 13:25. Il volo di ritorno, l’EK098, parte alle 15:25 e arriva negli Emirati alle 23:25.

Il velivolo a due piani offre 519 posti in una configurazione a tre classi, con 429 posti in Economy class, 76 posti in Business class e 14 posti in First. Apprezzatissima la lounge di bordo, al piano superiore, come i sedili completamente reclinabili in classe d’affari, nonché le suite private di First e la Shower Spa.

La compagnia aerea ha anche recentemente introdotto la tecnologia contactess in aeroporto di Dubai.

Quest’estate opera quasi l’80% della sua capacità pre-pandemia, con oltre 1 milione di posti settimanali disponibili.

Dal 1° agosto, i viaggiatori da Dubai a Londra, Parigi e Sydney provano la nuova Premium economy, che aree di check in dedicate.

La livrea speciale del Museo del Futuro

Per festeggiare l’apertura del Museo del Futuro a Dubai è stata realizzata una nuova livrea, a tema.

Il primo A380 a sfoggiare il nuovo look ha già iniziato a volare a Los Angeles. Insieme agli altri nove aerei, questa livrea sarà presente sulle rotte per l’Europa così come nelle principali città arabe.

Di sette piani e senza pilastri, a forma di toro, l’edificio è già un place to be che mira a ispirare il mondo a immaginare le possibilità di domani. Con installazioni ipnotiche ed esperienze futuristiche. L’anello dell’edificio forma un vuoto per rappresentare l’ignoto e la sete di conoscenza.

Alto 77 metri e rivestito da 1.024 pannelli separati da acciaio inossidabile e vetro, è una costruzione ovoidale che National Geographic annovera già tra i 14 musei più belli del mondo. E’ alimentato con 4.000 megawattora all’anno di energia solare generata da un parco solare dedicato.

E’ aperto da febbraio 2022 e si trova nel distretto finanziario.

Il museo del futuro è opera dell’architetto Shaun Killa: la collina verde rappresenta la terra mentre l’edificio è l’umanità, infine il vuoto ellittico al centro della struttura superiore significa innovazione. Che si manifesta creando per prima cosa uno spazio vuoto per mostrare il futuro non scritto verso cui l’umanità volge lo sguardo

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