Alfa Laval: funzionalità anzitutto

Firenze, Vicenza e la Svezia.  Sono le principali destinazioni  dei circa venti viaggi  annuali di Walter Ciccioli, 43 anni, direttore amministrativo di  Alfa Laval. «Sono il responsabile  finanziario e amministrativo del  controllo gestione della società.  Nei miei compiti rientra anche la  responsabilità dei servizi interni e  di information technology».
Circa la metà delle trasferte di Ciccioli  includono un volo aereo.  «Considerando che i miei tragitti  in aereo non sono mai molto lunghi  – spiega Walter Ciccioli –, quello  che apprezzo e richiedo di più in  una compagnia aerea, più che il  confort dei servizi a bordo, è la  possibilità di evitare le code prima  del check-in, ma anche la puntualità  e le informazioni precise sugli  orari e sui gate nelle fasi precedenti  all’imbarco».
Il direttore amministrativo di Alfa  Laval presenta il classico profilo  del viaggiatore pragmatico, concreto,  che basa le proprie esigenze  sugli aspetti fondamentali del viaggio.  «Non seguo i programmi fedeltà  delle compagnie aeree e non ho  mai utilizzato un vettore low cost –  sottolinea Ciccioli –. Non consumo  mai i pasti a bordo e non ho l’esigenza  di trattenermi a lungo negli  aeroporti. Richiedo solamente  puntualità, velocità e semplicità di  accesso al volo».
Quando la meta è Firenze, Ciccioli  utilizza sporadicamente anche il  treno. «Lo trovo un mezzo molto  comodo, veloce e confortevole, soprattutto  l’Eurostar. L’unico problema  di viaggiare su rotaia risiede nei  servizi di trasporto cittadini. Per arrivare  in Stazione Centrale a Milano,  per esempio, si impiega sempre  un tempo molto lungo, e in particolari  situazioni di traffico si rischia di  arrivare all’ultimo minuto».
Un viaggiatore veloce, insomma,  che ha un rapporto mordi e fuggi  anche con le strutture alberghiere.  «Per quanto riguarda gli hotel – dice  Walter Ciccioli –, oltre alla massima  pulizia, ho bisogno della presenza  della connessione wireless.  Comunque gli alberghi che l’azienda  seleziona per le nostre trasferte  sono sempre di buon livello. Le  brutte sorprese, quando capitano,  riguardano esclusivamente le strutture  italiane, dove può capitare di  trovarsi di fronte a un albergo non  all’altezza delle aspettative. All’estero,
invece, non mi è mai capitato  di rimanere deluso».
La travel policy di Alfa Laval impone  un tetto di 100 euro per il pernottamento  in albergo, e di 40 euro  per i pastiTutti gli extra vengono  rimborsati. «La sensazione è che  non sempre questi parametri vengano  rispettati. Purtroppo a volte  c’è una forte mancanza di disciplina  da parte del personale viaggiante.  Abbiamo il controllo di tutto ciò  che prenotiamo prima del viaggio,  mentre sui pasti capita che i limiti  vengano superati. Allo stesso modo  la nostra travel policy incentiva  l’utilizzo di metropolitana, autobus  e mezzi alternativi al taxi. Anche in  questo caso, però, i dipendenti tendono  per comodità a non rispettare  le indicazioni. Proprio per questo  credo che l’unico ritocco che andrebbe  fatto alla nostra travel policy  sia un maggior controllo del rispetto  delle regole».

LE NOSTRE SCHEDE
Azienda: 
Alfa Laval
Quartier generale: 
Monza (Milano)
Viaggiatore: 
Walter Ciccioli
Inquadramento nell’organigramma: 
direttore amministrativo
Utilizzo di vettori low cost: 
no
Iscrizione a frequent flyer program: 
no
Strutture alberghiere preferite: 
quelle dotate di connessione wireless e con tariffe
non superiori ai 100 euro
Società di autonoleggio preferite: 
Hertz

Testo di Michele De Gennaro, Mission n. 2, marzo 2009

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