Business travel, in Italia e in Europa prossimo biennio in crescita

Una ricerca di GBTA ha mostrato che nel prossimo biennio la spesa per il business travel delle aziende dell’Europa Occidentale è prevista in aumento. Secondo l’associazione globale del settore dei viaggi d’affari, infatti, nel 2016 si spenderanno 211,2 miliardi di dollari (+6,3% rispetto al 2015) mentre nel 2017 si toccheranno i 225,6 miliardi, con una crescita del 6,8% rispetto a quest’anno.

Ecco i dati chiave del report GBTA BTI™ Outlook – Western Europe, condotto dalla GBTA Foundation e sponsorizzato da Visa, che ha messo sotto la lente i 5 principali mercati europei in termini di volumi, rappresentati da Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Spagna, che da soli generano il 70% del fatturato del business travel continentale. Con le economie definite “più deboli” sugli scudi.

La possibile uscita del Regno Unito dall’Unione Europea (i britannici voteranno il 23 giugno prossimo, leggi i diversi articoli sull’argomento cliccando qui) non sembra poter provocare problemi al settore dei viaggi d’affari in entrambi i lati della Manica. Il paese di Albione è oggi un mercato da 47,1 miliardi di dollari (65% dei quali domestici) che crescerà del 7,9% nel 2016 e del 6,9% nel 2017.

Analizzando gli altri paesi, si nota che in Italia – un mercato da 31,6 miliardi di dollari – la spesa per il business travel aumenterà del 3,6% nel 2016 e del 3,5 l’anno prossimo trainata dai viaggi internazionali, previsti in aumento dell’8,4% rispetto al 2015. Minori aumenti per la spesa sulle trasferte di lavoro all’interno dei confini nazionali, che da sole rappresentano il 90% di tutto il settore.

La Germania è il leader europeo, visto che la spesa per il business travel vale 63,5 miliardi di dollari. E crescerà ancora: si prevede un più 7,6% nel 2016 e più 9,3% l’anno prossimo. Il mercato domestico conta per circa l’80% della spesa. La Francia: mercato di poco superiore all’Italia (37,1 miliardi di dollari spesi, il 65% dei quali in patria) crescerà del 3,9% nel 2016 e del 5,8% nel 2017.

Infine la Spagna, fanalino dei coda dei primi 5 europei con 19,4 miliardi di dollari e un mercato domestico dell’80%: se a fine anno sarà aumentato del 6,5%, nel 2017 si prevede che registri un più 5,1%.

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