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Il Coronavirus rallenta, l’Oms spiega le restrizioni ai viaggi

Il Coronavirus rallenta e la guardia va tenuta alta su viaggi e Mice. Anche per rivedere prontamente le limitazioni. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che ci sono segni di una certa stabilizzazione nell’epidemia in Europa. In quanto il Paese più colpito della regione, l’Italia ha riportato il numero più piccolo di nuovi casi nell’ultima settimana della chiusura di buona parte dei business e delle attività. Il capo delle emergenze dell’Oms, Mike Ryan, ha dichiarato che l’avvicinarsi di Italia e Spagna al picco è «una fervida speranza». Dunque, i blocchi europei più severi, iniziati dal 9 marzo in poi, stanno cominciando a dare i risultati sperati nella quarta settimana di lockdown.

I nuovi contagi ora riflettono l’esposizione alla malattia di circa 14 giorni fa, cioè il tempo stimato dell’incubazione del nuovo Coronavirus.

L’esortazione del’Oms è di continuare a perseguire la strategia di contenimento, di trovare le persone positive e isolarle.

«Il Covid-19 non scenderà da solo, abbiamo bisogno che ogni nazione partecipi allo sforzo comune», ha detto Ryan a Bloomberg, lunedì scorso (30 marzo).

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Il Coronavirus rallenta, risponde l’Organizzazione Mondiale della Sanità

Mentre ognuno di noi si interroga su come e quando riprenderanno i viaggi e gli eventi, appena si sarà allentato il regime di restrizione che oggi vieta di riunirsi, incontrarsi, semplicemente spostarsi per ragioni non necessarie, Margaret Harris, portavoce dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, risponde alle domande di Missionline.it sull’approccio da sempre adottato in fatto di restrizioni alla libera circolazione di persone e merci.

Signora Harris, perché l’Oms non ha mai emesso restrizioni di viaggio per il nuovo Coronavirus?

«Sulla base delle raccomandazioni del comitato di emergenza, l’Oms non raccomanda restrizioni ai viaggi e al commercio. Il nostro mandato è di fornire consulenza scientifica basata sull’evidenza ai Paesi e non abbiamo il compito di contestare le misure attuate dalle nazioni. Le prove sulle limitazioni di viaggio che interferiscono in modo significativo con il traffico internazionale per più di 24 ore mostrano che tali misure possono avere un fondamento logico per la salute pubblica all’inizio della fase di contenimento di un focolaio. Poiché possono consentire ai paesi interessati di attuare risposte importanti e ai paesi non interessati di guadagnare tempo per prepararsi. Tali restrizioni devono tuttavia essere di breve durata, proporzionate ai rischi per la salute pubblica ed essere riesaminate periodicamente secondo l’evolversi della situazione».

In quali casi hai emesso restrizioni di viaggio negli ultimi 20 anni?

«Come detto, il ruolo dell’Oms non è quello di emettere restrizioni di viaggio. Il mandato è di fornire indicazioni e raccomandazioni razionali sulla salute pubblica e basate sulla scienza, in modo che i Paesi possano essere meglio preparati a rispondere alle epidemie».

Perché i governi emettono divieti di viaggio in entrata e in uscita?

«Le autorità nazionali attuano misure di sanità pubblica come lo screening dei viaggiatori in uscita e le limitazioni alla circolazione al fine di limitare la trasmissione (di un virus, ndr)».

Un altro tema sono i grandi eventi: qual è la vostra raccomandazione e su cosa si basa?

«I consigli dell’Oms sulle riunioni di massa sono contenute in questo dossier», conclude Harris.

Il documento spiega le pratiche da eseguire in caso di organizzazione di un congresso durante il Covid-19. Fermo restando che ciò non è permesso dalle leggi governative italiane in vigore fino al 3 maggio secondo il decreto della Presidenza del CdM del 10 aprile (approfondisci qui) e che verranno prolungate allo scadere delle disposizioni del Dpcm del 4 marzo scorso.

Il regolamento si basa sulle precedenti indicazioni pubblicate dall’Oms nel contesto dell’influenza pandemica (H1N1) del 2009 e sull’orientamento del 2014 per gli incontri internazionali cui hanno partecipato individui provenienti da paesi colpiti dal virus Ebola, che si può scaricare qui.

La mappa aggiornata della diffusione del Covid-19 (link attivo)

La diffusione del Coronavirus al 1° aprile 2020

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