Hotellerie in calo nelle città d’affari

Dai dati dell’ItalianHotel Monitor,  elaborato da Trademark  Italia su un campione di 47  città della Penisola, emerge  che nell’aprile 2009 l’indice  medio nazionale di occupazione  delle camere si è fermato  al 65,2%, con un calo  del 4,8% rispetto al corrispondente  periodo dello scorso  anno. Continua la flessione  della domanda in tutte le città  d’affari: Milano registra una  diminuzione del 9,9%, mentre  Torino, Como e Brescia  accusano una flessione compresa  tra il 9 e il 13%. Diminuzioni  pesanti anche per Verona,  Pisa e Siena, che perdono  tra il 5 e il 6%. La situazione  è leggermente migliore  nelle città d’arte: il calo, infatti,
è del 3-4% a Venezia e  Firenze, mentre Roma perde  il 4,5% delle presenze. I prezzi  sono ancora in discesa,  con il ricavo medio per camera  in flessione del 6,5%. Le  aree business, fiere e congressi
rallentano ancora.  La crisi è meno grave per le  strutture ricettive a 3 stelle,  che registrano un calo dell’occupazione  delle camere di  circa 2,7 punti percentuali.  Questi alberghi, però, hanno  mediamente ridotto i prezzi  del 4,6%. I 4 stelle, invece,  registrano una flessione del –  6,9%. Novità per gli hotel a 5  stelle, dove la flessione delle  presenze tocca il 10%, ma a  fronte di un aumento dei  prezzi del 6,8% rispetto a un  anno fa. In sintesi, la negatività  del mercato continua. La  caduta della domanda fieristica  e congressuale, che gli  esperti prevedono continui almeno  fino ad ottobre, sta pesando
negativamente sull’andamento  generale e non bastano  le mostre d’arte e gli  eventi culturali per tamponare  le falle.

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