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Tutto sui cinesi tornati in Europa, trend viaggio 2023: 2 milioni in Italia con alte pretese

Nuovi gusti e nuove pretese dei giovani cinesi che viaggiano in Italia nel 2023: Torre di Pisa e Colosseo o Duomo alla golden week non bastano più

L’altro giorno, quando eravamo per MissionFleet in zona Montenapoleone a Milano, ci sembrava di essere a inizio secolo oltre che primavera: via vai di abitudinari del trend milanese per business e moda, mischiati a turisti di mobilità completamente diversa. Parecchi, vari più del periodo primaverile precedente. Senza eccessi ma con varie code “alle firme” e un atteggiamento generale che… Manco ti ricordi cosa sia il lockdown pandemico. Ecco allora i dati a conferma, dal nostro ente del turismo nazionale: i viaggiatori cinesi, tornano in Italia. Sono loro un elemento forte del turismo e a seguire, elenchiamo gli ultimi trend per le loro preferenze e il loro approccio verso il Bel Paese, come ce lo raccontano i dati dagli enti e dagli addetti ai lavori.

Tornano i cinesi in Italia, quanti e per cosa

Per cosa vengono i viaggiatori cinesi in Italia nel 2023? L’enogastronomia tipica, le città d’arte e i marchi di moda, ma anche per natura, sport, bleisure e wellness.

Le proiezioni del China Outbound Tourism Research Institute diffuse da European Travel Commission, dicono entro fine anno circa 6 milioni di arrivi, di cui 2 milioni dovrebbero riguardare l’Italia.

Secondo uno studio ENIT, su un campione di cinesi residenti nelle città di prima fascia e con esperienze di viaggi all’estero, l’Italia è la destinazione più attrattiva (38%) in Europa. A seguire Svizzera (35%) e Francia (31%). La Civil Aviation Administration of China ha dichiarato che, entro la fine del 2023, il traffico aereo in&out of China recupererà il 75% rispetto ai livelli pre-pandemia.

Perché ai cinesi piace l’Italia

Il famoso portale cinese Sohu ha stilato la classifica aggiornata 2023 dei brand più influenti tra le destinazioni turistiche globali in Cina: l’Italia è in settima posizione, subito dietro le principali destinazioni asiatiche e la seconda destinazione europea dopo la Svizzera. Considerando solo il parametro “attività sui social media”, l’Italia è in prima posizione tra le europee e 4° nella classifica complessiva superando addirittura la Thailandia (Paese tradizionalmente in cima alle scelte di viaggio per i turisti cinesi che escono da Greater China).

I cinesi sperimentano l’Italia outdoor a contatto con la montagna e la natura. La visita mordi e fuggi alle principali città d’arte non basta più. I giovani dedicano molta attenzione alla carriera e all’autoaffermazione e tendono a sperimentare località autentiche, destinazioni che consentono esperienze di viaggio approfondite. I cinesi oggi guardano a mete la Sicilia, le Cinque Terre e le destinazioni balneari che prima erano trascurate.

Giovani cinesi in carriera, in Italia

“Si assiste ad una modifica delle tendenze come nel balneare soprattutto del segmento lusso con resort di alta qualità con esperienza in riva al mare con cucina di alto livello e aumenta la presenza dei giovani perché è cresciuta la disponibilità economica” commenta Sandro Pappalardo consigliere cda Enit.

Il sondaggio commissionato da Enit mostra che gli intervistati hanno una conoscenza buona del Paese. Quando si parla di Italia, il cibo è al primo posto (pizza e pasta), insieme alle città più famose di Roma e Venezia, mentre tra le attrazioni popolari spiccano la Torre Pendente di Pisa e il Colosseo. L’Italia è anche sinonimo di moda, marchi di lusso, una vibrante scena artistica: l’opera, Michelangelo e anche sport (calcio), storia e cultura (Rinascimento) vengono in mente alle persone. In particolare, i cinesi hanno più familiarità con la cucina (3,35), la moda (3,26), l’architettura e i musei (3,2).

Cosa sanno i cinesi dell’Italia e perché la confondono

Tuttavia, i viaggiatori cinesi conoscono meno la storia e la religione italiana, l’economia, la politica, l’istruzione e la tecnologia. Emerge ancora un po’ di confusione sulle attrazioni europee identificate come italiane. Gli intervistati (100%) hanno identificato erroneamente le attrazioni di altri Paesi (come la Basilica della Sagrada Familia) come nostrane.

Il 24% degli intervistati è già stato in Italia. Quasi tutti (97%) dicono che ritorneranno, il che riflette la buona reputazione e la qualità delle esperienze di viaggio nel Bel Paese. Scenari naturali (64%) e architettura (64%) sono i due principali motivi che ispirano i viaggiatori cinesi a visitare l’Italia. Inoltre, più della metà dei viaggiatori afferma che anche la cucina italiana (56%) è un motivo fondamentale. La barriera linguistica è la principale preoccupazione tra i viaggiatori cinesi (47%). Le preoccupazioni per la sicurezza (43%) sono il 2° motivo che impedisce ai viaggiatori di visitare l’Italia.

Piace la torre pendente più di Colosseo e Duomo

La Torre Pendente di Pisa è l’attrazione più popolare tra i viaggiatori cinesi, con oltre la metà (54%) degli intervistati disposti a visitarla. Il Colosseo è stato scelto da quasi la metà degli intervistati (49%), mentre il Canal Grande (46%) e il Duomo di Milano (45%) seguono in classifica. Roma è la prima scelta tra le città con il 63%, seguita da Milano con il 58% degli intervistati che sceglie la capitale mondiale della moda come la città più popolare in Italia.

Venezia (56%) è terza in classifica, con una percentuale decisamente superiore a Firenze (35%), Pisa (22%) e Napoli (13%). Lo shopping è la scelta numero 1 per i viaggiatori cinesi in termini di esperienze, seguito da ottimi vini e degustazioni di cibo, poi i principali monumenti e il paesaggio. Per alcuni viaggiatori, anche la moda e lo sport (il calcio in particolare) sono motivi importanti per visitare l’Italia.

Quando vengono in Italia i cinesi, la Golden Week

Due sono i picchi in termini di arrivi: i mesi estivi di luglio e agosto e la Golden Week (prima settimana di ottobre). Il numero di viaggi outbound dalla Cina è previsto superare i livelli del 2019 entro il 2024.  Uno dei risultati della pandemia è il minore interesse verso tour di gruppo con sconosciuti. L’equilibrio si sposta verso viaggi su misura con piccoli gruppi di amici, colleghi o in famiglia (conseguenza dei lockdown e della ricerca di qualità).

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