Il pranzo è servito!

Negli ultimi anni le aerolinee  hanno puntato alla razionalizzazione  del catering di  bordo, soprattutto sul corto  raggio. Allo scopo di ridurre i  costi, ad esempio, alcuni vettori  americani hanno introdotto i pasti  e le bevande a pagamento: è il caso  di Delta, che vende i suoi menù  “Eats” in classe economy, ma anche  di Continental, che offre i pasti  gratuiti, ma chiede ai viaggiatori 5  dollari per l’acquisto delle bevande  alcoliche. Le compagnie europee,  però, non sono da meno: ormai,  sotto le tre ore di volo, molte propongono  esclusivamente snack e  bevande. L’ultima ad  aver ridimensionato l’offerta è British  Airways, che a luglio ha cessato  la distribuzione dei sandwich  sui voli brevi. «La decisione della  compagnia di tagliare i pasti gratuiti  sui voli fino a due ore e mezza  di durata (a eccezione della colazione  e di un servizio bar e snack  per i decolli effettuati prima delle  ore 10) è stata adottata in un’ottica  di razionalizzazione dei costi e degli  sprechi, senza intaccare l’esperienza  di viaggio offerta ai viaggiatori  – spiegano i portavoce della  compagnia –. Ci siamo infatti basati  su un’indagine condotta tra i  passeggeri, da cui è emerso che essi  non ritengono necessario ricevere  pasti sui voli brevi. Non è inusuale  operare piccoli cambiamenti  per evitare gli sprechi e risparmiare  dove ciò ha un senso, venendo  incontro ai cambiamenti di preferenze  dei viaggiatori».
Questo dato non deve stupire, perché  il catering incide in misura rilevante  sui costi di gestione delle  aviolinee: sempre in BA, ad esempio,  rivelano che esso rappresenta  oltre il 5% sui costi totali operativi  e che la razionalizzazione del catering  sul corto raggio garantirà alla  compagnia un saving di 22 milioni  di sterline all’anno (circa 25,4 milioni  di euro).
«L’incidenza dei pasti sui costi generali è del 2-3% circa – dichiara  poi Luca Graf, country manager  per l’Italia di Swiss –. Negli anni abbiamo preferito lavorare sull’ottimizzazione e razionalizzazione  dell’offerta in modo da evitare il più possibile sprechi inutili e onerosi».
Naturalmente, ci sono delle eccezioni a questo trend. È il caso di Lufthansa, che nell’ultimo triennio  ha aumentato gli investimenti sul servizio di bordo, catering incluso. «Nel 2004 – sostiene la compagnia  – abbiamo introdotto un nuovo concetto di catering sulle rotte continentali, più in linea con il  trend dell’industria. Da quel momento, però, abbiamo continuamente incrementato l’offerta, assecondando  le richieste dei passeggeri. Da rilevazioni effettuate tra il 2006 e il 2008 è emerso che il gradimento
dei viaggiatori nei confronti  dei pasti serviti in business class, ma anche in economica, è aumentato di quasi il 10%».
«In questi anni lo standard dei nostri pasti a bordo ha raggiunto livelli sempre più elevati – sottolinea inoltre Morena Bronzetti, country manager Italia e Malta di Qatar Airways –. Negli ultimi mesi  non abbiamo ridotto l’offerta di pasti a bordo, al contrario continuiamo a garantire un menù sempre più completo».
Non mancano, poi, i vettori che adottano strategie alternative, al fine di risparmiare senza incidere  sulla qualità e quantità dei pasti: Singapore Airlines, ad esempio, lo scorso anno ha deciso di utilizzare  bottiglie di spessore più sottile per ridurre il peso imbarcato e, di conseguenza, diminuire il consumo di  carburante.

Chef di grido sul lungo raggio
Le strategie di contenimento dei costi, però, non valgono per il medio e lungo raggio, dove i vettori  fanno a gara per proporre una ristorazione sempre più raffinata, affidata alla creatività di chef e sommelier  di fama internazionale. Una strategia che, nonostante il rigore imposto dalle travel policy, continua a riscuotere l’apprezzamento dei viaggiatori d’affari. «I principali criteri adottati nella scelta di un vettore sono gli orari, il prezzo, il programma di frequent travel, la comodità delle cabine e l’offerta di ristorazione a bordo – afferma Luca Graf –. Quest’ultimo servizio contribuisce notevolmente al posizionamento della compagnia aerea». «La qualità del catering – ci dicono inoltre in Alitalia – è certamente un tratto distintivo per le  compagnie aeree, che può incidere sulle preferenze di un business traveller soprattutto sui viaggi di maggior durata, in cui comfort e relax di bordo e qualità dell’intrattenimento (catering compreso)  possono rappresentare importanti fattori di successo».
«Riteniamo che la qualità dell’esperienza a bordo (comfort, pasti, attenzione alle richieste dei passeggeri) sia una discriminante importante nella scelta dei passeggeri business – affermano inoltre in Delta –. Questo è il motivo per cui siamo in fase di continuo miglioramento del nostro prodotto. I  nostri menù sono costantemente aggiornati dalla nostra chef Michelle Bernstein».
Gli esempi della tendenza a migliorare il servizio non mancano: la lista di Emirates include un’ampia scelta di liquori invecchiati, mentre la carta dei vini di Air France è stata selezionata dal celebre sommelier Olivier Poussier. Inoltre, i pasti della compagnia francese sono serviti su un nuovo vassoio,  creato appositamente dal designer Philip Starck. E ancora, la classe business di Lufthansa offre i menù  “Spices and herbs” studiati dallo chef Ingo Holland, esperto di spezie.
In Austrian, invece, le portate spaziano dalla tradizione gastronomica austriaca a quella orientale.  «Prima della portata principale – spiegano i portavoce del vettore –  ai passeggeri viene servita sempre  una zuppa, componente essenziale delle migliori cene austriache,  mentre per completare il pasto i  passeggeri possono scegliere tra una selezione di formaggi, frutta fresca o un dessert. Inoltre poco  prima dell’atterraggio possono rinvigorirsi con una colazione fredda  o calda o uno spuntino, a seconda  dell’orario nell’arco della giornata.  In alternativa, è disponibile un menù  internazionale con le specialità tipiche del paese di destinazione: il  sushi per i voli verso il Giappone, piatti al curry e specialità indiane per i voli verso Delhi, specialità  orientali e raffinatezze cinesi verso la Cina e l’Estremo Oriente». Da segnalare, tra l’altro, la presenza a  bordo dei “cuochi volanti”, che preparano i piatti al momento in un’ampia cambusa dotata di fornelli  a vapore.
E veniamo al catering di Alitalia. «Il catering di bordo si basa sulle  eccellenze gastronomiche della  tradizione culinaria italiana, con  l’offerta di prodotti tipici e ricette di qualità dal taglio tipicamente regionale  – affermano nella compagnia –. Proprio il forte accento sulle  eccellenze regionali rientra tra le principali novità in cantiere: a partire dai prossimi mesi, i passeggeri di classe Magnifica Alitalia potranno gustare le più tipiche ricette  delle nostre regioni, con tanto di prodotti Dop e Igp, abbinate alle  migliori etichette vinicole Doc, anch’esse
selezionate seguendo il criterio dell’eccellenza regionale. La rotazione dei menù rispetterà la  stagionalità dei prodotti tipici, in modo da poter offrire sempre un’ampia varietà di scelte, garantendo  i migliori prodotti in ogni periodo dell’anno». Sapori regionali anche per il catering diTap Portugal, che propone formaggi e dolci nazionali, accompagnati dai vini scelti dall’Associação de Escanções de Portugal. British Airways, invece, ha lanciato il “Taste Team” (il Team del Gusto),  guidato da sei esperti internazionale
internazionale dell’arte dell’ospitalità. Ai membri è affidato l’incarico di ricercare  le migliori ricette per i menù
di bordo. Anche Singapore Airlines ha il suo gruppo di esperti: il  “Culinary Panel”, che conta tra i  suoi membri il celebre chef Gordon Ramsey.
Passiamo a Continental Airlines: alla clientela della classe BusinessFirst la compagnia offrel’Executive
Meal Option
. «Si tratta di un’alternativa molto apprezzata da coloro che preferiscono dormire o  lavorare durante l’abituale orario  del pasto – dichiara Sylvie Frateschi,  senior country director Italia  & Svizzera –: viene infatti servito  in qualsiasi momento del volo, in  base alle preferenze».
Allora, volete sapere cosa mangerete  in aereo la prossima volta che  viaggiate per lavoro? Date un’occhiata  alle tabelle che vi proponiamo  nelle pagine precedenti: illustrano  i menù dei principali vettori  nazionali e internazionali nelle  classi economica, business e first  class.

Testo di Elisabetta Tornatore, Mission n. 7, ottobre 2009

Lascia un commento

*