Apple, Toyota, Volkswagen: mani sulla Sharing mobility

La Sharing mobility fa gola ai big del settore automobilistico ma anche agli Over the top della Rete. L’ultima notizia è l’entrata, con il botto, di Toyota nel capitale di Uber, società che ormai viene valutata oltre 60 miliardi di dollari e che, si vocifera, sia pronta a sbarcare a Wall Street entro la fine dell’anno.

Un’operazione di cui non si conoscono i dettagli finanziari, ma che prevede anche legami commerciali, con Toyota che garantirà il leasing di vetture ai guidatori Uber che potranno esser rimborsate  con quote sulle loro tariffe. Proprio la ex-manager di Uber in Italia, la tanto attaccata Benedetta Arese Lucini ci aveva detto che Uber stava pensando a un accordo commerciale con una casa costruttrice e tutte le piste portavano a Tesla, altro colosso della new economy a stelle e strisce, con in più una propulsione totalmente elettrica. Invece la società di Travis Kalanick ha scelto l’ibrido Toyota. Anche perché con i suoi modelli più piccoli può agevolmente affrontare il traffico delle aree urbane più trafficate.

Ma sulla sharing economy ci era entrata anche Gm con Lyft, nella quale ha investito 500 milioni di dollari (leggi: General Motors, 500 milioni di dollari per Lyft rivale di Uber) e ha annunciato l’acquisizione della startup di guida autonoma Cruise Automation, Volkswagen ha messo sul piatto 300 milioni di dollari in Gett presente in oltre 60 città nel mondo, notizia di pochi giorni fa, e Apple è andata su Didi,  dove ha investito ben un miliardo di dollari. Proprio Didi si era alleata con Lyft contro Uber  qualche mese fa (leggi: Didi-Kuadi, grande alleanza contro Uber).

Didi Chuxing è un colosso dei servizi di mobilità alternativa con l’87% di quota mercato in Cina e oltre 14 milioni di autisti in 400 città, mentre Gett è presente a New York, dov’è la sua sede, a Mosca e a Londra, dove la metà dei tassisti la usa per  gestire i propri clienti.  Con questa mossa il Gruppo Volkswagen vuole generare una quota significativa del proprio fatturato da modelli di trasporto on demand entro il 2025. “Intendiamo andare oltre il nostro ruolo pionieristico nel settore automobilistico, per diventare un provider di mobilità di riferimento a livello mondiale entro il 2025” ha detto  Matthias Müller, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Volkswagen. “Nell’ambito della futura Strategia 2025, la partnership con Gett rappresenta per il Gruppo Volkswagen la prima pietra miliare sulla strada delle soluzioni di mobilità integrate che puntano i riflettori sui nostri clienti e sulle loro esigenze di mobilità”.

Ricordiamo che  nel mondo delle Case automobilistiche Ford ha creato la nuova divisione di business Ford Smart Mobility, incaricata di sviluppare alleanze e investimenti nel mercato dei nuovi servizi di trasporto, e al recente Ces di Las Vegas ha annunciato l’alleanza con Amazon e Wink (leggi: Ces, Ford si allea con Amazon e Wink per integrare casa e auto) , Bmw, Mercedes-Benz e Audi hanno comprato le mappe di Nokia (leggi: Ecco Here, le mappe ex-Nokia or di Bmw, Mercedes e Audi) e, naturalmente, Fca che ha chiuso un accordo con Google (leggi : Accordo tra Google e Fca,. Arrivato l’annuncio ufficiale da Auburn Hils).

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