General Motors macina utili nel 2015

Anche General Motors plaude a un 2015 da record, con profitti a 9,7 miliardi di dollari, con un fatturato in leggero calo del 2% a 152,4 miliardi di dollari e con un margine del 7,1% sui dodici mesi.

A spingere i conti, un po’ come per le altre big a stelle e strisce, soprattutto gli Stati Uniti, in particolare nell’ultimo trimestre dell’anno, con un vero e proprio boom di Suv, e la Cina. L’Europa, invece, continua a soffrire, pur migliorando le perdite scese a 800 milioni di dollari dagli 1,4 miliardi del 2014, l’unico gruppo che perde nel Vecchio Continente. Ma malgrado il rosso il direttore finanziario Chuck Stevens esclude “nuove ristrutturazioni in Europa, dove abbiamo un’adeguata struttura dei costi al momento dopo i tagli alla produzione degli ultimi anni e l’abbandono del mercato russo”. Parole a cui fa eco il numero uno europeo Karl-Thomas Neumann, che punta al pareggio per quest’anno.

 

General Motors rimane sul podio per le vendite globali di auto dopo Toyota e il gruppo Volkswagen (leggi: Toyota regina del mercato per il quarto anno consecutivo) con 9,8 milioni di velivoli, a più 0,2%. La Cina  con 3,5 milioni di velivoli venduti e gli Stati Uniti, con 3,1 milioni, entrambi a più 5% anno su anno, sono i grandi mercati per il costruttore statunitense, seguiti  dal Brasile, a quota 388.025 unità, ma con un meno 33%, dal Regno Unito, a 311.65 e un più 2,3%, e dal Canada, con 263.335 unità, a più 5,4%. Tra i brand del gruppo Opel/Vauxhall mette a segno il miglior risultato dal 2011 con 1,1 milioni di immatricolazioni.

 

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