Mercato auto commerciali giugno

Mercato auto e veicoli commerciali leggeri in Italia a giugno 2023

Come va in primavera 2023 il mercato auto e commerciali, contato prima che inizi giugno? Continua il trend positivo per il mercato dell’auto: anche a maggio le immatricolazioni Passenger Cars sono cresciute rispetto allo stesso mese dello scorso anno: +22,87%. Interesse come dovuto per le molte novità 2023 ma qui si parla di consegne e immatricolazioni, non anteprime.

Il cumulato gennaio-maggio è di +25,89%, pari a un incremento dei volumi delle immatricolazioni di 145.000 unità rispetto al 2022. Il confronto con gli anni pre-Covid, però, rimane deficitario: mancano all’appello 208.000 targhe rispetto al 2019.

L’andamento del mercato dei Light Commercial Vehicles è invece differente. Pur in presenza di un volume di immatricolazioni complessive in crescita, quest’anno si sono registrati alternativamente mesi in attivo (gennaio, marzo e maggio) e mesi in negativo (febbraio e aprile).

Il cumulato è in positivo (+6,36%, per un volume aggiuntivo di 4.400 targhe sul 2022) ed è stato recuperato completamente il gap rispetto al periodo prima della pandemia (nel 2019 furono immatricolati da gennaio a maggio 73.600 LCV, soltanto 100 in meno rispetto a quest’anno). A maggio di quest’anno il settore dei veicoli commerciali leggeri ha targato 16.290 unità (+9,28%).

Commento al mercato auto e LCV 2023

L’impressione, insomma, è che il 2023 sia un anno di transizione per il mercato dell’auto e dei commerciali, visto fino a inizio giugno. In particolare per il comparto delle Passenger Cars: ripresa sì, ma con uno slancio moderato, su livelli complessivi non del tutto soddisfacenti, fallimentari nell’ottica del rinnovo del parco circolante.

“Quanto messo in piedi dalle decisioni politiche della UE”, commenta Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia. “tutto sta facendo tranne che conseguire gli obiettivi per i quali quelle decisioni sono state imposte: riduzione della CO2 e rinnovo del parco circolante. Il tutto con aumenti vertiginosi dei costi a spese del consumatore e nessun beneficio reale o percepito. In uno scenario così assurdo, la performance migliore del mese, purtroppo, va alle autoimmatricolazioni. Che crescono del 75%, con un balzo in avanti di oltre il 590% da parte delle Case, con davanti a tutte DR. Quella peggiore al canale dei privati, che viaggiano alla metà della crescita del mercato”.

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