Smart working JoJob

Misurare lo smart working: Jojob quantifica gli effetti del lavoro a casa

Dalla mobilità aziendale allo smart working Jojob. In tempo di Coronavirus, con i dipendenti costretti a lavorare da casa, ecco #ColleghiAmoilLavoro, la piattaforma che permette di quantificare gli effetti del lavoro a distanza.

A lanciare questa proposta è il servizio che in Italia dà alle imprese uno strumento di welfare aziendale dal punto di vista della mobilità. La piattaforma è raggiungibile su un sito creato appositamente: è aperta a tutti e permette a chi ora opera in smart working di registrare tutte le ore di lavoro svolte da casa. E funziona anche in maniera retroattiva fino al primo gennaio.

Gli algoritmi e la tecnologia messe in campo da Jojob quantificano soprattutto il risparmio di tempo legato al lavoro da remoto. In base a una ricerca Regus, la multinazionale degli uffici ad uso temporaneo, un italiano su 4 ogni giorno impiega (o impiegava) circa 90 minuti per recarsi in ufficio e fare ritorno a casa.

Smart working JoJob, basta registrarsi sul portale

Lavorando in smart working, si risparmia tempo negli spostamenti quotidiani casa-lavoro. Al punto che nell’arco di una settimana si guadagna quasi una giornata di ferie. La piattaforma calcola anche il risparmio economico e ambientale (come CO2 non emessa) accumulato da chi non deve spostarsi con auto o mezzi pubblici.

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«In questo momento complicato per chi ha stravolto le proprie abitudini di vita, abbiamo pensato di regalare una piattaforma utile a tutti. Allo stesso tempo abbiamo lanciato una sfida ambiziosa per analizzare per la prima volta l’impatto che questa modalità di lavoro può avere», osserva Gerard Albertengo, Ceo di Jojob.

«In accordo con le direttive sanitarie e i diversi Dpcm, Jojob come prima cosa ha invitato a non fare carpooling per per ridurre le occasioni di contagio. Per questo abbiamo disattivato tutte le funzionalità di certificazione dei viaggi. Allo stesso tempo, abbiamo ritenuto fondamentale far evolvere la nostra piattaforma e adattarla alle diverse esigenze lavorative che si sono presentate».

L’intero team di Jojob ha lavorato in tempi record a questo progetto, sviluppando il servizio al 100% in puro smart working. «Invitiamo dipendenti e aziende di tutta Italia ad iscriversi sulla piattaforma, per mostrare gli effetti positivi che può avere il lavoro agile. Siamo convinti che l’ottimizzazione e la riduzione degli spostamenti casa-lavoro siano il futuro delle aziende».

Smart working Jojob, si calcola il risparmio di tempo e di CO2

Per accedere al portale dello smart working di Jojob occorre iscriversi e inserire il tragitto che di solito si fa da casa al lavoro. In seguito, basta certificare le giornate svolte in smart working per far sì che la piattaforma calcoli il risparmio di tempo, ambientale ed economico sulla base dei chilometri che non sono stati percorsi. Tre contatori in home page mostrano in tempo reale il risparmio in termini di CO2, denaro e ore accumulato dai dipendenti iscritti. Alle aziende aderenti verrà dato un report con i dati del risparmio complessivo ottenuto dai collaboratori.

La “normale” piattaforma Jojob si basa su web e app. Dopo la registrazione, si può visualizzare su una mappa la posizione di partenza dei propri colleghi e dei dipendenti di aziende limitrofe alla propria. Da qui ci si mette in contatto e condividere l’auto nel tragitto casa-lavoro. Con l’applicazione mobile, l’unica in grado di quantificare la reale CO2 risparmiata dopo ogni tragitto percorso in carpooling, ogni passeggero potrà certificare il percorso effettuato. Dopodiché si ottengono punti trasformabili in sconti da utilizzare in locali, ristoranti, bar e palestre convenzionate, a livello nazionale e locale.

Jojob permette, inoltre, di certificare i viaggi a piedi, in bici (Jojob Bici e Piedi) o con le navette aziendali (Jojob Navette).

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