Per Gattinoni un Tram chiamato desiderio

Gattinoni Viaggiare con stile sempre più business travel oriented. Un segmento in crescita per la società lecchese che, proprio per una ventina tra le adv più performanti, ha organizzato, in collaborazione con Latam, un tour di Milano, completo di guida, su un tram storico dove, noi diMission, abbiamo fatto una chiaccherata con il presidente dell’azienda, Franco Gattinoni, e con il direttore commerciale di Gattinoni Travel Network Eros Candilotti che ha sottolineato come per loro “il bt conti per circa il 30% del business”. E che, malgrado un trimestre un po’ negativo, questo si a in crescita “anche se ci preoccupa la situazione di Fiumicino” aggiunge.

Un segmento questo in cui crede anche il Presidente, tanto che anticipa la notizia di aver “ristrutturato e decisamente ampliato il centro Bt di Monza da dove diamo un servizio di alto livello a migliaia di aziende italiane”. Pur specializzato in Pmi, Gattinoni ha nel suo portfolio anche grandi aziende, nonché multinazionali, che serve grazie anche al fatto che è membro del gruppo internazionale ATPI. “Puntiamo molto sul servizio tanto che, rispetto ad altri, manteniamo il call center e tutte le altre nostre funzioni assolutamente in Italia” sottolinea Gattinoni, a cui fa eco Candilotti: “e dalle aziende ci viene sempre più riconosciuto oltre che l’alto livello di servizio anche la capacità di fare saving. Che, se prima era limitato al trasporto aereo, ora ci viene chiesto sempre di più di frequente anche per i soggiorni in hotel, da molti gestito direttamente”.

Tante aziende che, come trend di mercato, chiedono in Italia sempre di più il trasporto ferroviario per i propri spostamenti , mentre sul lungo raggio ampliano il loro business sempre più verso l’Oriente e il Sudamerica. Ecco, forse, il perché dei rappresentanti Latam a bordo del tram targato Gattinoni. Una compagnia che non commenta la recente mossa di abbassare dal’1 allo 0,1% le commissioni da parte di Lufthansa e nel contempo mettere una fee di 16 euro sulle prenotazioni via gds. Una mossa che, però, il vulcanico presidente di Gattinoni non lascia passare sottotraccia: “è stato un fulmine ciel sereno e noi, anche come Ainet, abbiamo chiesto delucidazioni. Sembra una mossa fatta per poi arrivare a qualcosa, e noi ne vorremmo sapere di più prima di prendere qualsivoglia decisione. Io personalmente sono d’accordo che questo mondo di distribuire viaggi vada rifondato. Ma per quanto riguarda la biglietteria aerea bisogna trovare un metodo di dare dei margini, già oggi all’osso, alla distribuzione. Di almeno un 4%…”.

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