Work from Anywhere, una priorità trovare regole condivise

Uno studio di studio di SAP Concur ci dice che è sempre più necessaria una policy interna chiara e condivisa e adeguati strumenti tecnologici per il tracciamento delle spese.

Il “Work from Anywhere” è diventato un benefit ormai irrinunciabile per il 56% degli italiani. Le aziende italiane si stanno adattando a questa nuova realtà, con policy specifiche per regolamentare il lavoro da ovunque, ma esiste un gap tra le aspettative dei dipendenti e quelle dei loro dirigenti. SAP Concur, leader nella gestione delle spese aziendali, ha condotto una ricerca per esplorare il fenomeno del “lavoro da ovunque” in Italia e tracciare un perimetro condiviso tra le diverse figure aziendali.

Da questo studio è emerso che il fenomeno del “Work from Anywhere” è diventato un importante trend nel mondo del lavoro. Il modello di lavoro flessibile è diventato sempre più predominante dopo l’ombra lunga della pandemia e ora rappresenta in modo concreto il futuro dell’occupazione. Mentre molte aziende hanno adottato politiche specifiche per regolamentare questa modalità di lavoro, esistono approcci diversificati tra le organizzazioni e un mancato consenso sul fenomeno.

La recente analisi di SAP Concur ha rivelato un notevole divario tra le aspettative dei dipendenti e quelle dei loro superiori. Questo divide le opinioni sull’efficacia del “Work from Anywhere” come modalità di lavoro. Mentre molti dipendenti considerano la flessibilità e il “lavoro da ovunque” tra i vantaggi più importanti, non tutti i reparti HR e le varie amministrazioni sono pronti ad affrontare questa nuova realtà.

Il “Work from Anywhere”, un trend crescente

Per comprendere appieno le implicazioni di questa modalità di lavoro, SAP Concur ha condotto un’ampia indagine, intervistando 100 responsabili delle risorse umane, 100 responsabili finanziari e 400 dipendenti in tutta Italia. La ricerca si è concentrata sulle ripercussioni del “lavoro da ovunque” e ha cercato di delineare un quadro condiviso tra le diverse figure aziendali per garantire che questa modalità di lavoro funzioni per tutti.

Una delle principali conclusioni dell’indagine è che le politiche aziendali sul “lavoro da ovunque” stanno diventando un importante fattore differenziale. La possibilità di lavorare da qualsiasi luogo è ora considerata un benefit molto apprezzato, tanto da influenzare la scelta di un lavoro, accanto a elementi come l’assicurazione sanitaria e i bonus. Molti dipendenti sono disposti a accettare una riduzione dello stipendio in cambio della possibilità stabile di “lavorare da ovunque” o a cambiare lavoro per un’azienda che lo consente. Questo trend riflette il desiderio crescente di flessibilità e gratificazione professionale dei dipendenti.

Il 56% dei dipendenti considera l’orario flessibile come uno dei benefit più apprezzati quando si tratta di scegliere tra i tre principali vantaggi sul lavoro. Dopo l’orario flessibile, il 32% dei dipendenti individua nel “lavorare da ovunque” un vantaggio fondamentale, collocandolo al terzo posto dopo un benefit consolidato come il diritto alle ferie (33%). Si colloca invece al di sopra dei buoni pasto o della mensa aziendale a prezzi calmierati (28%).

Lavorare ovunque, il problema dell’inconformità

Tuttavia, emerge una questione cruciale: quasi un dipendente su sei (15%) ammette di aver “lavorato da ovunque” negli ultimi 12 mesi senza comunicarlo esplicitamente al proprio datore di lavoro. Questo comportamento viene spesso nascosto utilizzando sfondi virtuali, evitando i social media o lavorando in orari non convenzionali per coprire la propria posizione.

Il 72% del campione intervistato dichiara che il “lavoro da ovunque” svolto all’estero ha un suo fascino perché permetterebbe di “prolungare le vacanze.” I dirigenti sono fortemente preoccupati dalla possibilità che i dipendenti “lavorino da ovunque” senza comunicarlo, ma una percentuale significativa sottovaluta enormemente il numero di dipendenti che l’hanno fatto o rimane del tutto ignara di questo comportamento ingannevole.

La ricerca ha rivelato che i dipendenti conoscono bene la politica aziendale in materia di “lavoro da ovunque” e la considerano molto importante. Tuttavia, c’è scarsa consapevolezza delle sanzioni a cui l’azienda va incontro in caso di dichiarazioni mendaci, anche se i dipendenti hanno commesso un errore non intenzionale.

I dipendenti chiedono politiche aziendali flessibili

Le aziende dovrebbero considerare il “Work from Anywhere” come un vantaggio fondamentale e abbracciare politiche più flessibili. In questo modo, sarà possibile non solo migliorare la consapevolezza dei dipendenti delle politiche aziendali, ma anche soddisfare i desideri e le aspettative lavorative dei dipendenti. Questo contribuirà a ridurre il turnover dei dipendenti e alleggerire il carico di lavoro dei responsabili delle risorse umane e delle finanze, che devono gestire gli impatti del “lavoro da ovunque.”

Da questo punto di vista la gestione delle spese aziendali è diventata sempre più complessa con l’evoluzione costante del mondo del lavoro e le mutate esigenze dei lavoratori. È fondamentale che l’approccio al controllo dei costi sia agile e aggiornato in tempo reale per rispondere a queste trasformazioni.

In un ambiente in cui i dipendenti possono lavorare da qualsiasi luogo e adattare il loro stile di lavoro alle loro esigenze, la piena visibilità dei costi è essenziale. Le aziende devono essere in grado di tracciare e monitorare i rimborsi spesa in modo rapido ed efficiente, tenendo conto dei cambiamenti inevitabili nel modo in cui le persone svolgono le proprie attività.

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