Brexit: to leave o to remain questo è il dilemma…

Sì decide oggi con un referendum che ormai tutti conoscono con il nome di Brexit se la Gran Bretagna rimarrà o meno in Europa. E, come è già stato fatto durante l’intesa campagna che ha preceduto il voto, durante la quale si è visto anche l’assassinio della deputata Jo Cox da parte di un estremista indipendentista, il mondo del travel si mobilita.

Con Ryanair che non si smentisce e alimenta la polemica. Naturalmente pro “remain”: “Se la Gran Bretagna voterà per rimanere in Europa Ryanair offrirà Venerdì la sua migliore campagna di sempre per chi vuole visitare l’Europa” ha detto il ceo Michael O’Leary. Un’offerta indirizzata soprattutto “ai signori Johnson, Farage e Gove, persone che in realtà non sanno molto di Europa e che hanno bisogno di passare più tempo all’estero.”

O’Leary all’Indipendent ha poi sottolineato che “Noi non avremmo raggiunto la dimensione che abbiamo senza l’Europa, il mercato unico e la deregolamentazione. I prezzi bassi sono stati favoriti dal mercato unico .. ciò che Boris [Johnson] e Michael Gove desiderano è di farci tornare in Europa ai tempi in cui British Airways faceva pagare 800 sterline per volare in una città Europa “.

Il mese scorso Ryanair è stata oggetto di controlli da parte dell’autorità britannica per la concorrenza dopo una offerta denominata “Brexit speciale”, con la quale chiedeva ai residenti britannici all’estero di tornare a casa per votare “remain” al referendum. Il direttore della campagna “Vota Leave”, Dominic Cummings, l’ha denunciata. Naturalmente O’Leary ha ribattuto che Venerdì il referendum sarebbe finito e che la proposta è valida per tutti. sia per i remains che per i leavers.

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