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Le aziende britanniche preferiscono i voli low cost

Come spesso accade, interessanti spunti di riflessione sulle future tendenze del Business travel ci giungono dal mondo anglosassone, in particolare dall’indagine annuale del Business Travel Show, storica fiera londinese specializzata nei viaggi d’affari. Dallo studio, rivolto a 128 buyer (il 72% basati in Gran Bretagna e il 28% nel resto d’Europa), emerge che nel 2016 i budget destinati alle trasferte cresceranno in maniera modesta: solo il 29% dei travel manager avrà più soldi da spendere, contro il 32% del 2015.

Fortunatamente, però, la pressione dell’acquistare di più a un prezzo più basso, che ha caratterizzato il mercato negli ultimi anni, sembra allentarsi: diminuirà infatti del 6% il numero di responsabili viaggi che quest’anno organizzeranno un maggior numero di trasferte (44%), mentre il 19% (percentuale in crescita rispetto al 14% del 2015) assisterà a una diminuzione.
I dati più interessanti della ricerca riguardano i comportamenti di spesa nel settore aereo: il 76% dei travel manager afferma che i budget destinati ai voli rimarranno invariati rispetto allo scorso anno. Ben l’86% dei collegamenti prenotati il prossimo anno, però, saranno low cost, con una crescita del 27% rispetto al 2015. Un incremento a due cifre che conferma una tendenza già in atto nell’anno appena concluso, quando la crescita dei voli no frills è stata del 26%.

La propensione per un modo di volare più spartano trova conferma anche nella riduzione del ricorso alla business class: il 42% dei buyer, infatti, ha dichiarato che imporrà ai viaggiatori un minor ricorso alle classi nobili, contro il 38% del 2015.
Anche per quanto riguarda i pernottamenti alberghieri, i volumi di spesa rimarranno stabili.
Per concludere, quali saranno secondo i travel manager le principali sfide da affrontare nel 2016? Il 51% del campione teme un incremento delle tariffe e indica tra i principali obiettivi, e ti pareva…,  il taglio dei costi.

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