Le compagnie cinesi alla conquista dei cieli

Dopo la manifattura, l’elettronica di consumo, addirittura il calcio o le energie rinnovabili (ebbene sì, malgrado l’inquinamento che attanaglia le città cinesi, vedi quelle più congestionate leggendo l’articolo sul Tom Tom Traffic Index cliccando qui), le compagnie cinesi puntano a conquistare anche i cieli. A colpi di tariffe supereconomiche anche sui voli intercontinentali che si sviluppano sulle città “minori” del Celeste Impero come Chengdu o Xiamen. Una strategia che sa tanto di low cost agli albori.

Lo scrive Bloomberg, che riporta le parole di Will Horton, analista del Capa Centre for Aviation di Hong Kong  “Le compagnie aeree cinesi hanno un grande margine di crescita, non solo in Cina, ma a livello globale”. Che aggiunge: “Se una compagnia aerea oggi non riesce a competere con una compagnia aerea cinese, il futuro sarà desolante”.  Secondo il CAPA, infatti,  le compagnie cinesi, guidate da Air China, Hainan Airlines, China Eastern Airlines e China Southern, hanno aperto ben 75 mercati a lungo raggio a partire dal 2006, con due terzi di quei voli aperti negli ultimi due anni (660 le rotte totali). “Nel passato erano le compagnie americane a dominare la rotta Cina-Stati Uniti. Oggi sono invece quelle cinesi. Del resto, la gran parte dei viaggiatori sono cinesi, non americani” spiega Chen Suming, analista dello Shanghai Chongyang Investment Management.

Cathay Pacific vede molti dei suoi passeggeri bypassare il suo hub di Hong Kong, mentre il presidente Delta Glen Hauenstein ha detto agli analisti che la Cina “continua ad essere un mercato molto sfidante”, in quanto la crescita della capacità supera di gran lunga la domanda. La stessa preoccupazione del presidente American Airlines Robert D. Isom: “la capacità in eccesso colpisce i nostri nuovi servizi  da Los Angeles a Hong Kong, Haneda, Sydney e Auckland”

Ma i passeggeri cinesi continuano a crescere

Già nel 2015 (vedi il grafico pubblicato da Bloomberg) i passeggeri cinesi hanno sorpassato i 40 milioni, e continuano a crescere, facendo diventare il mercato aviation cinese il primo al mondo entro il 2024, sorpassando gli States.

Questo grazie a tariffe iper concorrenziali delle compagnie cinesi. Bloomberg sul sito Webjet.com ha fatto delle simulazioni: volando con China Eastern tra New York e Bangkok, via Shanghai, si pagano 570.06 dollari, mentre con United, via Hong Kong, 714,80. la stessa differenza di prezzo tra Los Angeles e Hong Kong con  China Airlines invece di American Airlines.

Guerra di tariffe e capacità che hanno fatto crollare gli yield come si può leggere sotto:

Ma le compagnie “classiche” reagiscono, sottolineando il servizio, solo Hainan Airlines ha un servizio  a cinque stelle secondo Skytrax, conquistate ultimamente, contro una tradizione di alto servizio da anni di vettori quali Cathay Pacific o Singapore Airlines. Che, però, nel contempo si lancia anche sul mondo low cost, fondendo i due vettori no frills che controlla, TigerairScoot, mantenendo quest’ultimo nome per chiamare la nuova realtà a basso costo del vettore.

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