mobilità inclusiva

Azioni concrete e nuove norme per la mobilità inclusiva

I passi in avanti nella mobilità per includere persone con disabilità e consentire loro di vivere con pienezza la propria passione per i motori. La sfida per ridurre le emissioni del nostro parco circolante senza limitare il diritto alla circolazione per chi non può acquistare una vettura elettrica o ibrida.

Sono stati questi i principali temi al centro della mattinata di #FORUMAutoMotive, il movimento di opinione sui temi legati alla mobilità a motore promosso dal giornalista Pierluigi Bonora.

Mobilità inclusiva e proposta di legge

A Massimiliano Di Silvestre, presidente e amministratore delegato BMW Italia, il premio “Cuore & Motori 2024” di FORUMAutoMotive per il programma SpecialMente con cui è da anni il gruppo automobilistico bavarese è impegnato a sostenere iniziative che puntano a favorire l’inclusione e la sostenibilità sociale in Italia.

In apertura dei dibattiti è intervenuta Alessandra Locatelli, Ministro per le Disabilità, che ha evidenziato: “Va oggi garantito il diritto allo spostamento, ma anche all’autonomia per le persone con disabilità. Per questo è immaginabile che l’innovazione tecnologica lavori insieme alle Istituzioni. Va superato il concetto di mero assistenzialismo, attraverso la valorizzazione delle singole persone. C’è una proposta di legge, approvata alla Camera e che auspico presto venga calendarizzata al Senato, che intende rompere alcuni schemi con cui, al fianco delle cure, si riconosce l’importanza di avviare una serie di attività che consentano di portare autostima, momenti di svago e motivare le persone meno fortunate.  Questo permette di rendere ancora più efficaci le terapie portate avanti nelle nostre strutture. La moto terapia è una di queste attività. Porteremo l’inclusione come tema al G7”.

Attività da nord a sud

Un talk show, moderato da Roberto Rasia dal Polo, ha visto gli interventi di manager ed esperti, operatori del settore, associazioni, istituzioni, privati e fondazioni impegnate in iniziative di formazione e sensibilizzazione verso i problemi causati dalla disabilità e in aiuto delle famiglie.

Peppe Zagami, Presidente dell’Automobile club Verbano, Cusio, Ossola, ha osservato: “Il nostro dovere è garantire mobilità a tutti. Ho la fortuna di arrivare da una famiglia rallystica, ma anche la fortuna di avere una bambina disabile. Quando saliamo su un’auto sportiva lei sorride. Da quei sorrisi è partita l’idea di organizzare “L’happy rally day”, un evento nel quale 60 ragazzi trascorrono ore di spensieratezza. Altri enti stanno prendendo spunto da questa iniziativa. La prossima edizione sarà il 22-23 settembre a Domodossola”.

Gli ha fatto eco Alessandro Cadei, Pilota di “Happy Rally Day”, evento organizzato dallo stesso Automobile club VCO: “Sono pilota disabile dopo un incidente di 15 anni fa. Ma sono testardo e ho voglia di fare e a 5 anni dall’incidente ho ripreso a correre in auto. Ogni giorno abbiamo a che fare con limiti mentali, nel 2024 un disabile può fare di tutto, bisogna solo avere mente aperta”.

Sempre su eventi che coniugano passione e attenzione al sociale si è soffermato Lorenzo Berlanda, Organizzatore di AppassionAuto: “AppassionAuto è un raduno di auto, fatto con il cuore che si svolge a Comano Terme, unica località nella quale si cura con efficacia la psoriasi. Si realizzano obiettivi straordinari solo se ci si mette la faccia e soprattutto il cuore. È importante far capire che bisogna donare tempo a chi è meno fortunato, perché poi si scopre che si ottiene molto di più di quello che si dà”.

La parola è poi passata ad Angelo Colombo, Imprenditore e Organizzatore dell’evento “Mostra Scambio”: “Sono stato il primo volontario a offrire il corpo alla scienza per studiare lesione. Dopo di me la ricerca ha iniziato a dare più possibilità ai traumatizzati. Nel 1989 mi hanno offerto una Fiat 600 trasformata, ho iniziato a partecipare a manifestazioni promuovendo la ricerca attraverso la nostra mostra scambio di Erba. Tutti gli utili vengono devoluti alla ricerca sulle lesioni spinali. Il motto è chi aiuta l’uomo aiuta sé stesso, nella vita è meglio aiutare che essere aiutati”.

Un’importante testimonianza è arrivata da Giulia Gros, istruttrice progetto SciAbile: “Portiamo a sciare gratuitamente tutte le persone con ogni tipo di disabilità. Arrivano da tutto il mondo e cerchiamo di farlo con il sorriso. La sfera emozionale è molto importante in questo sport, SciAbile consente di avvicinarsi al mondo della neve. Molti non riescono a camminare, ma sciano. Nel 2023 siamo partiti con 20 ragazzi, adesso sono più di 250 ogni stagione”.

Giovanni Coletti, Fondatore di “Casa Sebastiano”, punto di arrivo di AppassionAuto, ha poi segnalato: “Ho due figlie autistiche e sono convinto che le imprese che gestisco devono donare per portare un bilancio sociale nei territori nei quali operano. Lanciamo un messaggio di sostegno a Casa Sebastiano con un modello riabilitativo innovativo, in uno spazio tranquillo a 1.200 metri. E facciamo divertire i ragazzi con partecipazione a eventi sportivi. Ragazzi speciali che ti danno qualcosa che non si riesce a descrivere. L’autismo si combatte con sorriso, con il sorriso riusciamo a fargli fare cose apparentemente impossibili”.

Vanni Oddera, Pro rider freestyle motocross e inventore della moto terapia, ha ricordato: “Ho capito nel 2009 che avrei dovuto far tornare indietro qualcosa della fortuna che ho avuto correndo in moto. Il volontariato è bello, fare del bene è la cosa più rock and roll che ci sia. Tante persone che vogliono fare del bene devono avere le basi ed essere formate. Si potrebbero organizzare figure professionalizzate che possano entrare in ospedali e strutture e ciò darebbe un freno ad associazioni che promuovono iniziative senza costanza”.

Francesco Osquino, Vice Segretario Studi di Consulenza UNASCA, ha poi affermato: “Il diritto non può dipendere solo da chi ha cuore, ma deve essere per tutti i cittadini e deve essere supportato da tutti. Abbiamo scoperto che i quiz possono essere un ostacolo per chi ha disabilità psichiche, ma non solo, sono incomprensibili anche da chi ha semplici difficoltà di apprendimento. Abbiamo chiesto di revisionare la formulazione dei quiz. L’autonomia sconfigge assistenzialismo e pietismo, dobbiamo pensare alle potenzialità delle persone”.

Salvatore Bellanca, Presidente AC Agrigento. Promotore di “5 ore in pista per la vita” è intervenuto parlando dell’evento promosso in Sicilia: “Organizziamo corsi su sicurezza stradale e mobilità, ma 8 anni fa ci siamo inventati “5 ore in pista per la vita”. Un’amica disabile mi ha chiesto di fare un giro su una vera auto da corsa e da questa richiesta ho pensato di estendere il progetto a un pubblico più ampio. Iniziamo con nozioni di sicurezza stradale, di primo soccorso, poi facciamo provare in pista le auto”.

In chiusura di evento è intervenuto Niccolò Bellazzini, Brand Manager del Gruppo Sparko: “Siamo partner di molti piloti disabili e abbiamo esteso il campo con attività di ausilio tecnico per far progredire ricerca per tutte patologie che affliggono disabili e che potranno essere risolte nel futuro. Stiamo sfruttando l’impresa di 3.000 km percorsi in handbike da un professore universitario con lesione al midollo per estrarre dati da far elaborare a istituti scientifici”.

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