BMW accelera sull'elettrico

BMW accelera sull’elettrico sulla scorta di conti da record

BMW accelera sull’elettrico ma mantiene una posizione equilibrata anche sul diesel. Grazie anche a un 2017  da record, con ricavi a quota 98,7 miliardi di euro (contro i 94,7 miliardi del 2016), un utile netto è stato di 8,7 miliardi, a più 26%, e 2,4 milioni di veicoli venduti, a più 4,1%, di cui 100mila auto elettriche e ibride (vedi qui il 2017 della Casa in una Photogallery): “Nessuna demonizzazione del diesel; noi crediamo che, anche con le nuove normative, possiamo rispettare le leggi e i nuovi limiti di emissione di Co2, lanciando una strategia legata alla elettrificazione della flotta, che baseremo sugli ibridi a benzina” ci spiega a noi di Missionfleet  Alessandro Toffanin, Responsabile Comunicazione Product Communication Specialist di BMW Italia al recente Salone di Ginevra, dove tra le tante novità e concept, ha portato anche la Prima mondiale della X4 (vedi foto). Toffanin che sottolinea come per il problema valori residui con questa motorizzazioni BMW ha lavorato su ricchi allestimenti business, capaci, come da tradizione del brand, di mantenerli ad alti livelli. Una strategia che, come ha detto il Ceo del Costruttore bavarese, Harald Krüger,  ci “farà passare dalle 100 mila auto elettrificate di oggi alle 500 mila di fine 2019” e lancerà “ben otto nuovi modelli nel corso dell’anno, la maggior offensiva ella nostra storia” perché “siamo al primo posto nel segmento premium e intendiamo restarci” sottolinea il numero uno della Casa.

BMW accelera sull’elettrico, ma non demonizza il diesel. Una strategia che piace ai mercati

La strategia “equilibrata” di BMW piace al mercato, tanto che Moody’s di recente ha rialzato il target a lungo termine del titolo Bmw ad A1, mentre rating di Standard & Poor’s è ai livelli più elevati tra i produttori europei. Grazie a tutto ciò gli azionisti del Costruttore incasseranno ben 4 euro per azione ordinaria e 4,02 per quelle speciali, dividendi, anche questi da record: “E non sono un caso” commenta il Cfo della Casa dell’elica Nicolas Peters, “Noi investiamo i nostri profitti in innovazione e l’elevata redditività e la stabilità finanziaria sono un segnale buono per gli investitori attuali e futuri. Anche con condizioni volatili di mercato siamo riusciti a centrare i nostri obiettivi. Per l’ottavo anno di seguito l’Ebit sale oltre l’8%, nonostante gli investimenti in ricerca e sviluppo molto alti”, che ammontano a 6,1 miliardi, un miliardo di euro in più rispetto all’anno prima.

BMW accelera sull’elettrico, rimane forte in Asia e si prepara a un eventuale guerra commerciale globale

Il gruppo di Monaco ha venduto ben 590mila dei 2,4 milioni di veicoli immatricolati lo scorso anno in Cina, che rimane il suo mercato principale, con quello americano a frenare a quota 450 mila veicoli, con un rallentamento anche nel Regno Unito causa Brexit. Ma sono gli Stati uniti a preoccupare i vertici BMW, paese dove dal 1994 la Casa ha investito quasi 9 miliardi di dollari, “e dove ne investiremo oltre 600 milioni entro il 2021”, conferma Krüger, sullo stabilimento di Spartanburg, dove si produce la X3, che £esportiamo per il 70% in Europa e in Cina”. Perciò eventuali ritorsioni cinesi non farebbero bene alle esportazioni statunitensi, con BMW che già lamenta un costo per l’effetto dei dazi Usa in alcuni milioni di dollari per l’acquisto di di acciaio e alluminio, con la Casa bavarese che si sta già attrezzando per produrre la X3 in Sudafrica e nella stessa Cina entro fine anno, grazie al loro partner Brilliance. Partnership che BMW coltiva anche con Toyota e con i produttori di batterie elettriche, settore su cui “investiremo 100 milioni di euro” afferma Krüger, nonché con Intel e Mobileye, con le quali aprirà un campus per lo sviluppo nella guida autonoma proprio a Monaco.

Vedi la nostra prova della BMW 530e ibrida Plug-in cliccando qui sotto

https://www.missionline.it/bmw530e-ibrida-plug-in/

Lascia un commento

*