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Rendere più sostenibili le flotte auto aziendali, i consigli di Verizon

I fleet manager sono chiamati a rendere più sostenibili le flotte auto delle aziende per cui lavorano. Questa esigenza ecologica è in cima agli obiettivi di molte imprese, che puntano a diminuire la propria impronta carbonica.

Si tratta di un tema molto sentito a livello europeo, tanto che l’Unione ha inserito nel suo Green Deal l’obiettivo di emissioni zero per tutte le future auto e i furgoni immatricolati entro il 2035.

Prima tappa il 2030. La UE vuole che per quell’anno le emissioni medie delle automobili nuove diminuiscano del 55% rispetto a oggi e e quelle dei furgoni del 50%.

Cosa possono fare i fleet manager per raggiungere questi obietti e rendere ecocompatibili le proprie unità aziendali?

Partendo dai dati, si vede come l’ultimo report di Verizon Connect sulla Tecnologia delle Flotte in Italia abbia rivelato che il 52% degli utenti che ha adottato una soluzione di localizzazione Gps è stato in grado di ridurre le emissioni di CO₂ contribuendo a rendere la flotta più ecologica. Il 58% ha invece migliorato la sostenibilità.

Grazie a questo tipo di soluzioni, i fleet manager possono dunque intervenire su alcuni aspetti, rendendo più sostenibili le flotte che generano inefficienze. Queste ultime sono responsabili di una parte consistente delle emissioni inquinanti.

Dove intervenire per rendere più sostenibili le flotte

Il primo punto è il consumo di carburante. Le soluzioni Gps per il controllo delle flotte permettono di monitorare il consumo dei veicoli. Praticamente in tempo reale. Ciò individua gli sprechi e aiuta a prendere decisioni volte a ridurre l’utilizzo di benzina o gasolio, producendo così un impatto positivo sul piano della sostenibilità.

Un esempio? Ottimizzando i percorsi per evitare di macinare più chilometri di quelli strettamente necessari. Oppure segnalando malfunzionamenti del motore che generano sprechi di benzina o eludendo traffico e ingorghi per limitare il tempo passato con il veicolo fermo a motore acceso.

Tali soste, soprattutto se di lunga durata, aumentano il consumo di carburante e l’usura del veicolo. Secondo una ricerca, il consumo di carburante stimato in questi frangenti è di 0,6 litri/ora per litro di cilindrata. Ciò significa che un motore da 3,5 litri spreca più di 2 litri di benzina all’ora.

Secondo punto: le emissioni. Il calo dei consumi e, di conseguenza, delle emissioni passa anche attraverso lo stile di guida dei conducenti. Alta velocità, frenate improvvise, l’uso eccesivo del cambio sono alcune delle cattive pratiche che fanno incrementare i consumi delle unità di una flotta e la messa in circolazione di gas inquinanti.

Conoscere il comportamento degli autisti al volante, attraverso gli strumenti che offre la telematica, è essenziale per promuovere uno stile di guida più green.

Inoltre, secondo un’indagine condotta da Verizon Connect, gli utenti che si sono affidati alla tecnologia di localizzazione Gps, favorendo tra i propri dipendenti una guida più attenta all’ambiente, sono riusciti a risparmiare in media il 24% sui costi del carburante. Ciò si traduce in un risparmio di circa 800 euro all’anno.

Terzo punto: la documentazione cartacea. Digitalizzando la reportistica del Gps , si riduce l’uso dei documenti cartacei. Anche quelli relativi alle conferme di fine lavoro dei clienti.

Una strategia efficiente di elettrificazione della flotta

Oltre agli strumenti Gps, altro grande alleato dei fleet manager per rendere più sostenibile la fotta è l’elettrificazione.

Secondo molti, i veicoli elettrici sono il futuro della mobilità. Insomma: un tassello fondamentale per rendere più sostenibili le flotte di veicoli commerciali, siano essi Lcv o Hgv. Quindi inferiori o superiori a 3,5 tonnellate.

E con il passare del tempo, il decremento dei costi e il rafforzamento della rete di ricarica faciliteranno l’adozione di unità green anche per le flotte.

Una tecnologia avanzata per l’amministrazione del parco mezzi può permettere una transizione senza problemi verso i veicoli elettrici, identificando le esigenze e offrendo informazioni utili relativamente a oneri finanziari e opportunità.

In questo modo, ad esempio, un fleet manager può identificare facilmente quali vettori con motore a combustione interna possono essere sostituiti da quelli a batteria. facendo così, si assicura che questi soddisfino i requisiti di autonomia giornaliera.

(Scopri il software di Verizon Connect per la gestione delle flotte auto)

Passare all’auto elettrica, quando conviene per una flotta

Ma anche ottenere dettagli sui risparmi previsti in termini di costi del carburante e riduzione di CO₂ in caso di passaggio all’elettrico.

Con questi dati, i fleet manager ricevono supporto nei processi decisionari e possono affrontare con maggior fiducia il percorso di conversione della propria flotta. E lo fanno comprendendo l’impatto sulle loro attività e sull’ambiente.

Da un’altra analisi aggregata fatta da Verizon Connect, è emerso che il 42% dei mezzi dotati di motore a combustione monitorati dalle sue soluzioni potrebbe essere sostituito da veicoli elettrici.

Il rapporto ha analizzato i percorsi di oltre 90 mila vetture commerciali, leggere e medie, con motore a combustione interna che hanno percorso più di 622 milioni di chilometri. Queste sono considerate sostituibili con mezzi EV più sostenibili quando il chilometraggio giornaliero di un veicolo ICE è compatibile con l’autonomia media di uno elettrico per almeno il 95% del tempo.

Dalla stessa ricerca è emerso che le aziende che hanno adottato i veicoli elettrici hanno risparmiato approssimativamente 2 milioni di dollari in costi totali di carburante. E conseguentemente hanno ridotto la produzione di CO₂ di circa 9.000 tonnellate. Tutto ciò in un solo anno (il 2023).

«Si tratta di dati che mostrano, ora più che mai, quanto sia importante che i fleet manager affrontino in modo consapevole il tema dell’elettrificazione. Ma devono farlo col supporto di dai concreti e significativi, che li supportino nel processo decisionale a favore transizione ecologica delle proprie flotte».

Così ha commentato Alberto Di Mase, senior country marketing manager di Verizon Connect Italia (foto in alto).

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