mercato auto 2019

Parte male il mercato auto 2019

Parte male il mercato auto 2019  che mette a segno a gennaio una flessione nelle Passenger Car del 7,49%. In rosso, anche se più “leggero”, il comparto Light Commercial Vehicle che chiude il primo mese dell’anno a meno 4,76%. Nel primo mese dell’anno sono stati immatricolati complessivamente 193.066 veicoli (Passenger Car più Light Commercial Vehicle), a fronte dei 204.585 del gennaio 2018 (meno 5,63%), secondo quanto afferma Dataforce. Questi dati comprendono anche le importazioni parallele, ossia le targhe di veicoli nuovi che non sono transitate attraverso gli importatori ufficiali. Tra i canali bene i Privati, a più 4,32%, l’unico a incrementare le vendite, mentre le immatricolazioni aziendali dirette hanno chiuso gennaio in calo del 6,24%, il Noleggio a Lungo termine è crollato del 19,16%, il Breve termine del 15,95%, le auto-immatricolazioni dei concessionari sono scese del 13% e quelle degli OEM si sono quasi azzerate (meno 91,74%). Per il 2019 Dataforce prevede il raggiungimento di 1.885.000 immatricolazioni di auto, con una quota dei privati in leggero decremento (con una quota di mercato del 58,4%, pari a circa 1,1 milioni di unità vendute), il Noleggio a Lungo termine a 270 mila immatricolazioni (quota di mercato del 14,3%, in regresso), il Noleggio a Breve termine a 170 mila, anch’esso in calo) e le auto-immatricolazioni (cioè demo e km zero) dei concessionari e dei costruttori a quota 250 mila, con un market share del 13,3% in forte diminuzione. Il dato rappresenterebbe una flessione rispetto al 2018 dell’1,4%.

Parte male il mercato auto 2019, cala ancora il Noleggio a lungo termine

Parte male il mercato auto 2019, dove non si riprende neppure il comparto dell’NLT, che continua a mostrare la corda, dopo le pesanti battute d’arresto dell’ultimo scorcio del 2018 (settembre a meno 38,08%, ottobre a meno 20,89%, novembre a meno 19,93% e a dicembre a meno 12,06%, leggi qui). A a gennaio il long rent ha registrato un calo del 19,16%Tra le categorie di distributori di NLT, lo scorso mese gli operatori “captive” (cioè quelli controllati dai Costruttori) sono stati quelli in maggiore sofferenza (meno 31,48%), mentre i generalisti Top hanno fatto segnare un decremento più contenuto: meno 12,30%. L’NLT ha immatricolato 19.596 vetture contro le 24.241 del gennaio 2018. Il settore del noleggio a breve termine a gennaio ha chiuso in flessione (meno 15,95%), ma ce lo aspettavamo dopo il forte rialzo (anticipazione) di dicembre (più 62,45%). Il canale del Rac ha immatricolato 13.940 vetture contro le 16.586 dello scorso anno.

“Il nuovo anno si apre come si era chiuso il 2018, in flessione. Con un comparto, il noleggio a lungo termine, che fino a qualche mese fa trainava il mercato con ritmi di crescita a due cifre percentuali e che oggi mostra preoccupanti segnali di cedimento, e un altro comparto, quello dei privati, che invece mostra segni di vitalità insospettata. Ma è il tema delle alimentazioni quello a cui va dedicata la riflessione più significativa: le vendite di auto a benzina sono ormai al livello di quelle a gasolio (per le prime a gennaio una crescita del 28%, per le seconde un decremento di pari entità). Ma non sono certo le 16.500 auto a benzina in più, le mille a gpl e le 1.300 ibride a compensare le 31.500 vetture a gasolio che si sono perse rispetto al 2018. Sarebbe opportuno che il Governo e le autorità locali tornassero sui propri passi, e magari si parlassero fra loro, viste le direzioni opposte prese dai loro provvedimenti, ammettendo che le auto a gasolio di ultima generazione sono ecologicamente valide e vantaggiose anche nei termini del costo d’esercizio: se non da incentivare all’acquisto, almeno da non penalizzare nella circolazione. Segnalo infine che da quest’anno le statistiche di Dataforce si arricchiscono di un dato in più: il monitoraggio delle importazioni parallele, ovvero le immatricolazioni che non passano dalle reti ufficiali: l’8% del mercato, a gennaio, in crescita…” commenta Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia.

Parte male il mercato auto 2019, che vede ancora la Fiat in calo. Bene invece Volkswagen e Peugeot

Tra i Costruttori la Fiat è sempre al vertice, ma in continua flessione nelle vendite. Nel 2018 aveva perso quasi il 20% delle immatricolazioni, gennaio è iniziato malissimo con un calo del 29,17%, corrispondente a oltre 10mila vetture vendute in meno.La quota di mercato del primo costruttore in gennaio 2018, è scesa al 14,95% (4,57 punti in meno del 2018). Al secondo posto c’è Volkswagen, che ha fatto registrare un più 10,75%. Il brand di Wolfsburg ha immatricolato 14.861 vetture contro le 13.418 del gennaio precedente. Il terzo posto in graduatoria è appannaggio di Peugeot, anch’essa in positivo (11.357 nuove targhe, più 3,94%), seguita a un’incollatura da Ford con 11.163 nuove targhe (meno 11,55%), Opel (più 10,56%), Citroen (più 1,83%) e Renault (meno 13,8%). Nella graduatoria seguono Toyota (meno 0,94%), Dacia (più 25,75%) e Lancia (più 55,35%). Fuori dalla Top Ten la Jeep, che dopo i continui incrementi del 2018, inizia male il 2019 con un regresso delle vendite del 15,4%. Nelle posizioni di rincalzo, da segnalare le prestazioni molto negative di Audi (meno 36,86%), Nissan (meno 36,5%) e Alfa Romeo (meno 45,42%, ma ha quasi azzerato le immatricolazioni di km zero).

Parte male il mercato auto 2019; la Top ten delle auto più vendute. Qui domina la Panda, che risale nelle vendite

Tra i modelli il 2019 vede ancora la Panda in testa e fa segnare un vigoroso recupero: più 31,03%. Della citycar Fiat ne sono state immatricolate 14.551 unità. Al secondo posto della Top Ten modelli del mese scorso è rimasta la Lancia Ypsilon, anch’essa in forte crescita (più 55,35%, con una quota “fisiologica” di km zero inferiore al 15%). Terza è la Citroen C3 (meno 11,01%), seguita da Volkswagen T-Roc, che quadruplica le consegne, Toyota Yaris (più 10,6%), Dacia Duster (più 16,41%), Volkswagen Polo (più 4,66%), Renault Clio (più 5,98%), Fiat 500X (meno 40,55%) e Peugeot 208 (meno 1,57%). Da notare che mancano sempre nella Top Ten la Fiat 500 e la Ford Fiesta (che a gennaio ha dimezzato le vendite).

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