Mercato auto Italia 2022: il crollo di aprile a -33%

Mercato auto Italia 2022: il crollo di aprile a -33%

Con l’Ecobonus 2022 non ancora operativo, il mercato dell’auto in Italia registra l’ennesimo crollo nel 2022. Nel mese di aprile, le immatricolazioni sono scese a 97.339 unità pari al -33% rispetto ad aprile 2021. Ovvero circa 48mila auto in meno.

Una percentuale che diventa ancora più “sinistra” se confrontiamo aprile 2022 ad aprile 2019, pre pandemia, con un tonfo che vale il -44,4%.

Il primo quadrimestre 2022 vede mancare all’appello circa 160.000 vetture rispetto ai primi quattro mesi dello scorso esercizio. Si tratta del -26,5% (-38,9 nello stesso periodo del 2019) con il volume delle immatricolazioni che ha raggiunto le 435.647 unità.

Mercato auto Italia 2022: (quasi) tutti i costruttori in perdita

Il conflitto tra Russia e Ucraina, il costo delle materie prime e dell’energia aumentati nonché la persistenza della difficoltà di approvvigionamento dei semiconduttori crea uno scenario di profonda incertezza e crisi del settore.

Tra i costruttori, chi perde di più è Stellantis con 34.609 vetture immatricolate (-40,92%) seguito dal Gruppo Volkswagen 17.000 unità (-32,36%). Il Gruppo Renault è a quota 7.468 vetture (-25,60%) mentre Toyota con 7.379 vetture (-12,89%). Festeggia l’italiana DR Automobiles che raggiunge le 1.208 immatricolazioni segnando un clamoroso +96%.

Per quanto riguarda i canali di vendita i privati, le perdite raggiungono il 40,1% dei volumi immatricolati. Invece, il noleggio a lungo termine si attesta al -11,3% e le società del al -14,7%. Pesante la contrazione delle autoimmatricolazioni (-31,4%) e del noleggio a breve termine (-39%).

Unrae: con il mercato in flessione bisogna rivedere gli incentivi

Facendo una proiezione del primo quadrimestre, il mercato auto 2022 arriverà a circa 1.400.000 immatricolazioni, ovvero il -4% rispetto al 2021.

Il presidente di Unrae, Michele Crisci osserva: «La lunga attesa degli incentivi che incombe sul settore sta logorando il mercato ormai dall’inizio dell’anno».

Continua: «C’è da sperare che già nei prossimi giorni si provveda a pubblicare il necessario Dpcm sugli incentivi, atto necessario a risollevare la curva delle immatricolazioni che da troppi mesi è orientata verso il basso. Affinché sia garantita la massima operatività alle reti di vendita, auspichiamo, inoltre, che le Faq e la piattaforma di Invitalia siano pronte a partire dal giorno stesso della pubblicazione del Dpcm in Gazzetta Ufficiale», aggiunge Crisci.

Il presidente ribadisce l’invito a rivedere «l’originario impianto degli incentivi, includendo nei benefici anche le persone giuridiche, categoria sempre più rilevante nel mercato della mobilità e, quindi, motore della transizione energetica. La loro esclusione dagli incentivi, sommata a un trattamento fiscale che già penalizza le imprese italiane e ne riduce la competitività nell’ambito europeo, sicuramente non aiuta il percorso di decarbonizzazione del Paese».

[Leggi del NO alla proroga della detraibilità dell’IVA sull’acquisto dell’auto aziendale]

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