Noleggio low cost auto elettriche

Noleggio low cost di auto elettriche, in Francia si inizia a gennaio

In Francia sta per partire questa formula di possesso destinata a famiglie meno abbienti. Le vetture devono essere prodotte nella UE e costare meno di 47.000 euro. Anche l'Italia ci pensa

Il noleggio low cost di auto elettriche sarà possibile in Francia dal 1° gennaio e potrebbe esserlo anche in Italia nel corso del 2024.

Questo punta a ovviare al prezzo o al canone spesso proibitivi che si devono sopportare. Nonostante gli incentivi e le offerte delle case costruttrici, mettersi al volante di una emissioni zero (o una Bev, usando un acronimo ufficiale) resta difficile.

La Francia di Emmanuel Macron è ormai pronta a ovviare a questo stato di cose (anche per i transalpini i costi sono elevati) con una sorte di leasing sociale.

In pratica: lo stato acquista delle Bev e le dà ad alcuni cittadini a prezzi calmierati (traduzione di “antieconomici”). E visto che oggi le idee viaggiano veloci, anche in Italia si sta pensando a una formula simile.

Il primo a rilanciare l’idea è l’Automobile Club, il cui presidente Angelo Sticchi Damiani ha spiegato come potrebbe avvenire. «Lo Stato prima acquista qualche migliaio di auto elettriche e poi le dà in noleggio per una cifra media di 100 euro mensili a chi è in difficoltà».

Nella graduatoria degli aventi diritto si valuterebbe il reddito e la vetustà dell’auto da sostituire.

Noleggio low cost di auto elettriche: in Francia dal 1° gennaio 2024

Intanto in Francia da ieri è partita la piattaforma tramite cui fare richiesta per il noleggio low cost di auto elettriche. I cittadini transalpini potranno mandare la domanda a partire dal 1° gennaio e (se accetatto) avere una Bev pagando un canone di 100 euro al mese.

La stima delle autorità è che, con questa formula, nel 2024 avvenga la consegna di 20-25.000 vetture alla spina. Le auto agevolate saranno però quelle prodotte in Francia o nell’Unione Europea.

«Nell’ambito della pianificazione ecologica e per continuare a ridurre le nostre emissioni di CO2, dobbiamo sostituire i nostri cosiddetti veicoli termici con veicoli elettrici». Così ha detto il leader transalpino in un video pubblicato su Twitter. Sul portale si specifica che si potrà arrivare a spendere 150 euro al mese per modelli più grandi.

Secondo i piani, questo sistema di noleggio low cost di auto elettriche è destinato alle famiglie con reddito annuo  inferiore a 15.400 euro. Ma le autorità  puntano a privilegiare chi percorre più di 8.000 km all’anno e risieda a più di 15 km dal posto di lavoro.

Oltre al canone ridotto i beneficiari non pagheranno il contributo iniziale, che è a carico dello stato. A regime (ossia nel 2025), il numero di auto agevolate potrebbe raddoppiare escludendo di fatto le auto prodotte in Cina.

Sì alle auto costruite in Europa, no a quelle cinesi

Sul portale dedicato, si specificano altre caratteristiche delle auto elettriche a noleggio agevolato: il prezzo di acquisto dell’auto deve essere inferiore o uguale a 47.000 euro e il suo peso deve essere inferiore o uguale a 2.400 kg.

Non potendo inserire l’elenco delle vetture che rientrano nel progetto, il governo ne ha elencate alcune: oltre a brand francesi come Renault, Peugeot o Citroen ci sono Opel e Fiat (500e).

Il contratto – che è con la formula del leasing – deve avere una durata di almeno 3 anni. C’è possibilità di disdetta gratuita in caso di decesso, invalidità o perdita del lavoro.

Intanto anche l’Italia valuta la misura, col ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che si è detto interessato anche se con dei “ma”. «Voglio evitare le false dichiarazioni del reddito di cittadinanza» ha detto.

In Italia, Aci si è candidata a gestire il parco di auto elettriche a noleggio sociale, magari iniziando già nel 2024 con test basato su un numero di vetture basso. «Le risorse ci sono già: si potrebbe attingere al fondo incentivi per le Bev, non impiegato» ha aggiunto Angelo Sticchi Damiani.

L’obiettivo a lungo termine è di svecchiare il parco auto costituito dalle vetture più inquinanti (da Euro 0 a Euro 3) che sono circa 10 milioni.

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