Luca De Meo presidente e CEO Gruppo Renault

Renault unisce Europa, Cina e Giappone per l’auto: al timone un italiano e non si parla di elettriche

Cosa fanno le Case auto

Oggi su MissionFleet come altrove si parla tanto di Renault. Al Capital Market Day 2022, De Meo ha presentato Ampere, divisione specializzata in auto elettriche e Power, divisione dedicata ai motori termici, in partnership con i cinesi di Geely. Sono più che divisioni, avendo intenzioni molto estese e anche una certa autonomia.

Quindi, la cosiddetta Renaulution da un lato spinge su auto elettriche connesse e super integrate, grazie ai software, dall’altro manda un messaggio: si continua lo sviluppo per motori da auto termica, poco elettrificata e senza spina. Però… Però li facciamo insieme anche ai cinesi per condividerli tra tanti marchi. Almeno sembra.

renault cina

Ampere

Partiamo dalla divisione Ampere di Renault, che andrà anche in Borsa tra meno di un anno, divenendo realtà autonoma con partner forti come Qualcomm Technologies e Google.

Lo scopo andare avanti sul fronte delle auto con architettura modulare e modulabile, elettriche ovviamente ma aggiornabili a oltranza: con funzioni e servizi continuamente evoluti (e pagati). Figlie di questi gruppi di lavoro che uniscono più parti del globo, saranno le nuove Renault 5 e Renault 4, con obiettivo di produzione a 1 milione di BEV Renault nel 2031.

Non manca una visione per i veicoli commerciali, elettrici: sono i FlexEVan: 30% di risparmio per gli operatori delle flotte, merito della gestione ottimizzata sui dati raccolti in tempo reale.

Renault google

Power (Renault e Geely)

Non scontata la notizia di Power, con il Gruppo Renault già legato da anni al Giappone in triplice alleanza, vedi Nissan e Mitsubishi, che ora si accorda con Geely: una joint venture al 50% con i cinesi per sviluppare e produrre motori termici, ibridi e trasmissioni. Non è che ci troveremo la Clio con il motore cinese a benzina, o i cinesi che possono subito “copiare” i quattro cilindri francesi e giapponesi, però è una rivoluzione.

Questi nuovi motori termici arriveranno da tre continenti diversi, diffusi poi in 130 Paesi. Sarà curioso scoprire quanto di comune potranno avere alcuni modelli di auto con marchio e target “distante” ma servito sempre da Power sotto i cofani: Renault e Dacia, ma si parla anche del fronte Geely, con Volvo, e Lynk&Co.

Lo stesso De Meo non pone limiti, pensando di fornire questi motori, termici ibridi e globali, anche ad altri costruttori terzi e per lungo tempo. A dispetto di chi vede solo l’elettrico in breve, ricorda: “.. è fondamentale per i decenni futuri della catena di approvvigionamento dell’automotive”.

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