Carl Hahn Volkswagen

Volkswagen, morto Carl Hahn: ha reso il marchio tedesco famoso in tutto il mondo

É morto all’età di 96 anni Carl Hahn, numero uno del marchio Volkswagen per un decennio, a cavallo tra gli anni ’80 e ’90: periodo in cui ha contribuito come nessun altro all’internazionalizzazione del gruppo.

Carl Hahn e Volkswagen

Un lavoro iniziato da quando era a capo della divisione Statunitense e rese il Maggiolino una vera e propria icona pop. Da ricordare l’ambiziosa campagna commerciale diffusa negli USA: il celebre slogan “Think Small” – che sottolineava i vantaggi di un’auto dalle dimensioni compatte, poco comuni per gli americani dell’epoca – fece registrare vendite al di sopra delle previsioni. Venne ribattezzato “Mr. Volkswagen”, guadagnando la nomina di membro del CDA Volkswagen nel 1964.

La diffusione nel mondo del gruppo Volkswagen 

Anni in cui Hahn diffuse poi il marchio Volkswagen in Cina, con la creazione di importanti alleanze per la costruzione di fabbriche locali, unico modo per evitare i pesanti dazi imposti agli importatori: oggi il paese è primo mercato della casa automobilistica.

Non solo. In quel decennio il brand diventò un gruppo, acquisendo Seat in Spagna e Skoda nella Repubblica Ceca ed espandendosi nell’ex Germania orientale comunista. “Fino ad allora eravamo troppo concentrati sulla Germania, eravamo un’azienda nazionale”, disse alla stampa nel 2020.

L’operato non finì lì. Hahn avviò anche la transizione di Audi al segmento delle auto di lusso, con il prezioso contributo dell’allora CEO di Audi Ferdinand Piëch, che arrivò alla guida del gruppo nel 1992: Hahn rimase nel consiglio di sorveglianza fino al 1997. 

Carl Hahn Volkswagen

Nel 2006 il manager è stato inserito nella European Automotive Hall of Fame con il merito di aver trasformato la Volkswagen da azienda nazionale a potenza globale: è stato uno dei più importanti imprenditori europei con un impatto determinante sulla società e sui suoi fornitori, senza dimenticarre l’impegno sociale per la comunità.

Carl Hahn ha toccato con mano la tradizione automobilistica della Sassonia fin da bambino e ha creduto poi nelle opportunità che offriva. Dopo la caduta del muro, è stato uno dei primi a investire portando Volkswagen a Zwickau. Oggi lo stabilimento è un fiore all’occhiello della transizione verso la mobilità elettrica e un punto di riferimento nell’industria di auto elettriche in Europa.  

Il 24 gennaio Carl verrà ricordato con una cerimonia. 

“É stato un grande visionario e una grande personalità – ricorda l’attuale CEO Oliver Blume, nell’ultima nota diffusa dall’azienda – per quattro decenni ha tracciato la rotta della Volkswagen e ha gettato le basi per il successo dell’azienda di oggi. In qualità di Presidente del Consiglio di gestione, ha sviluppato Volkswagen in un gruppo internazionale e multimarca e, soprattutto, ha dimostrato una visione strategica con il suo coinvolgimento in Cina. Dopo la riunificazione della Germania, sotto la sua guida la Sassonia è diventata una località all’avanguardia. Volkswagen AG e Wolfsburg hanno un grande debito di gratitudine nei confronti di Carl Hahn e piangono la sua famiglia”.

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