Federcongressi ed Enit

Dati Federcongressi ed Enit, cresce il turismo Mice

Il turismo congressuale italiano è in crescita secondo i dati Federcongressi ed Enit (scopri di più su Enit). Nel 2016, infatti, si sono svolti nel nostro Paese 386.897 eventi (con un minimo di 10 partecipanti e della durata di almeno 4 ore). Gli arrivi sono stati 28,2 milioni (+8,4% sull’anno). Il 46,1% era di provenienza locale, il 38,9% nazionale e il 15% internazionale. In totale le presenze sono state 42,7 milioni (+21,5% sull’anno). I dati Federcongressi ed Enit sono stati presentati oggi in occasione di Imex, fiera mondiale che si tiene a Francoforte fino al 17 maggio, coordinata da Enit con la partecipazione del Convention Bureau Italia composto da 50 partners italiani.

DATI FEDERCONGRESSI ED ENIT, L’ITALIA AL 5° POSTO NEL MONDO

Rispetto alla classifica mondiale dei primi dieci Paesi per numero di meeting, l’Italia si posizione attualmente al quinto posto. Con 515 incontri, guadagna una posizione rispetto all’anno scorso. I dati prendono in considerazione i meeting internazionali con un minimo di 50 partecipanti.
Ecco la classifica:

1 – Usa (941 meeting)
2 – Germania (682 meeting)
3 – Regno Unito (592)
4 – Spagna (564)
5 – Italia (515)
6 – Francia (506)
7 – Giappone (414)
8 – Cina (376)
9 – Canada (360)
10 – Paesi Bassi (307)

Roma è la prima città italiana per meeting internazionali. Nella classifica mondiale si posiziona al 20esimo posto con 96 meeting internazionali.

DATI FEDERCONGRESSI ED ENIT, LE PREVISIONI PER IL 2018

Fatto cento la voce spesa del turismo in ingresso nel 2017 quella business vale 1 quinto (il 20,1%, mentre 79,9% è rappresentato dal turismo leisure). Le previsioni 2018 del business travel in Italia fanno segnare +3,7%, in Europa +3,2%, nel Mondo +3,8%. L’outlook in milioni di dollari sul valore del turismo business in Italia vede il 2018 a quota 40,4 milioni di dollari. Nel 2028 il turismo business raggiungerà i 45,1 milioni di dollari (Fonte: Elaborazioni ONT Osservatorio Nazionale Turismo di ENIT su WTTC “Travel & Tourism Economic Impact Italy”, stime 2018 e 2028).

SPESA TURISTICA ITALIANA

Dall’elaborazione dei dati di Bankitalia Enit delinea un quadro della spesa turistica italiana in ingresso e in uscita. Risulta che in entrata nel 2017 la spesa è stata di 39 miliardi e 155 (+7,7% rispetto al 2016, turismo d’affari e leisure). La spesa in uscita è stata di 24,557 miliardi (+8,9% rispetto al 2016). Il saldo è perciò positivo, pari a 14 miliardi e 598 milioni di euro, segnando il +5,7% rispetto all’anno precedente.

La Germania è al primo posto nella classifica dei Paesi che hanno scelto l’Italia come meta (786 milioni di euro per la voce business e 4 miliardi e 190 milioni nel segmento vacanza). Seguono gli Usa (471 milioni per business e 3 miliardi e 289 milioni leisure). Inoltre, al terzo posto si colloca la Francia (403 milioni business e 2 miliardi e 454 leisure. Al quarto posto troviamo la Gran Bretagna 320 milioni business e 2 miliardi e 103 leisure). Chiudono la classifica, infine, la Polonia (239 milioni business) e l’Austria (1 miliardo per il business e 189 milioni per il leisure).

FATTURATO DEL TURISMO D’AFFARI

Il fatturato generato dal turismo per lavoro nel 2017 è stato pari a 5 miliardi e 306 milioni di euro. Questo dato evidenzia un incremento del +3,5% rispetto al 2016. La spesa media pro-capite giornaliera, inoltre, è stata di 129,9 euro. Dal punto di vista generale (turismo congressuale e vacanze) il contributo del turismo al Pil 2017 è stato pari a 223,2 miliardi di euro (13%). La previsione per il 2018 dell’incidenza sul Pil è pari all’+1,8% per un ammontare di 227,3 miliardi di euro.

Il direttore esecutivo di Enit Giovanni Bastianelli ha detto: “Quella del turismo congressuale costituisce un’area strategica della nostra offerta turistica. Da una parte rappresenta un quinto del giro d’affari prodotto dal turismo in Italia, dall’altra fa da volano al turismo leisure”.

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