montagna gratis

Dopo pedaggi e accessi in Ztl, Uncem ricorda che anche la Montagna non è gratis

Non è un tema di Business Travel, questo di “Scegli la montagna” 2023, ma anche il mondo dei viaggi d’affari è fatto di persone che ogni tanto sono “in ferie” e fanno viaggi non aziendali. Riceviamo allora e divulghiamo, come dovuto per una rivista, questa comunicazione dell’UNCEM. Ovvero Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani.

Una piccola provocazione per ricordare i diritti della montagna a chi, magari, non sempre ne considera il valore.

“Paghi il parcheggio, la ZTL, la Zona C in città dove vivi o lavori? E l’autostrada? Bene. Ottimo. E dunque anche in Montagna non tutto può essere regalato, non tutto è gratis. Uncem te lo dice con grande franchezza. E lo scrive nel manifesto #Sceglilamontagna”.

#Scegli la montagna 2023

Non tutto è gratis. E chi sale a ferragosto, o nelle prossime settimane, deve saperlo. I rifugi non sono alberghetti di montagna, la montagna non è tutta gratis, sempre regalata e in omaggio. Un punto centrale per Uncem, che si unisce al “Compra in valle, la montagna vivrà” troppo spesso non seguito, non rispettato da chi va per un pic nic e porta tutto da casa.

Un errore, una mancanza di attenzione per i villaggi e le comunità. I paesi non sono borghi – sia chiaro – e non sono destinazioni turistiche sotto una campagna di vetro. Sono vivi e non tutto è perfetto. Il paesaggio e gli spazi non sono gratuiti. Occorre attenzione e un nuovo paradigma. La montagna è un luogo di vita e non destinazione turistica. Non tutto è gratis. Se qualcosa è a pagamento, anche il parcheggio o l’accesso in quota, è per proteggere, salvare, valorizzare quella comunità che lì vive tutto l’anno.

Negli ultimi dieci, molti territori montani, alpini e appenninici, in Italia e non solo, hanno sperimentato iniziative per dare un valore a pezzi di territorio che hanno particolare fruizione e tipo di accesso. Non tutto è gratis. Come paghiamo i parcheggi in città, possiamo, vogliamo introdurre alcune aree parcheggio a pagamento nelle aree montane. O delle navette per portarti in luoghi incontaminati, senza auto, oppure strade con un pedaggio.

Tre euro per una giornata, cinque per un voucher, un ticket [gratis – quindi nessuna tariffa – se mi fermo a mangiare in un bar o in un ristorante del paese].

“Ogni territorio fa le sue scelte e le sue proposte. E fa bene a farle. Un parcheggio o una navetta a pagamento nelle aree montane non sono uno scandalo. I proventi possono essere reinvestiti dagli Enti per una migliore promozione, per migliori servizi, per nuovi servizi”, evidenzia il Presidente Uncem Marco Bussone. Non tutto e gratis. Ma quell’euro investito bene, da te sul territorio, ti darà il centuplo, il massimo, sempre. La Montagna da vivere”.

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