Consegna dei bagagli in aeroporto

Riconsegna bagagli in aeroporto: la tecnologia migliora il servizio

Una ricerca Iata mostra che negli ultimi 15 anni i bagagli non riconsegnati in aeroporto sono diminuiti del 60%. Questo grazie a una tecnologia di tracciamento imposto a vettori e scali

La riconsegna dei bagagli in aeroporto è da sempre uno dei nodi che compagnie aeree e gestori aeroportuali devono risolvere. Molto è stato fatto, visto che la maggior parte dei colli imbarcati ritorna nelle mani del proprietario a fine volo.

L’International Air Transport Association, l’organismo internazionale che sovrintende al trasporto aereo, ha pubblicato un rapporto sui progressi compiuti nell’implementazione del monitoraggio dei bagagli.

Tutto ruota attorno alla risoluzione Iata 753, che richiede il monitoraggio dei bagagli al momento dell’accettazione, del carico, del trasferimento e dell’arrivo. L’indagine ha riguardato 155 compagnie aeree e 94 aeroporti. Due i principali risultati: il 44% delle compagnie aeree ha pienamente attuato la Risoluzione 753 e un ulteriore 41% è in fase di realizzazione.

Come in ogni statistica anche per i tassi di adozione della risoluzione ci sono variazioni su base regionale. Le compagnie aeree che più hanno ottemperato sono in Oriente: in Cina e Asia settentrionale sono l’88%. Le percentuali toccano il 60% nelle Americhe, il 40% in Europa e Asia-Pacifico e il 27% in Africa.

Il 75% degli aeroporti intervistati, invece, dispone della capacità di tracciamento dei bagagli prevista dalla Risoluzione 753.

Riconsegna dei bagagli in aeroporto, il ruolo dei codici a barre

La preparazione degli aeroporti alla Risoluzione 753 varia in base alle dimensioni: il 75% dei cosiddetti mega scali (più di 40 milioni di passeggeri annui) ha seguito la direttiva per il tracciamento e la riconsegna dei bagagli in aeroporto. La percentuale sale all’85% negli aeroporti definiti “maggiori” (tra 25 e 40 milioni di transiti). Scende poi all’82% nei grandi aeroporti (da 15 a 25 milioni di passeggeri) e al 61% negli aeroporti medi (tra 5 e 15 milioni di transiti).

La scansione ottica dei codici a barre è la tecnologia di tracciamento dominante implementata dalla maggior parte degli aeroporti (73%) interpellati.

Il tracciamento tramite Rfid, che è più efficiente, è implementato nel 27% degli scali esaminati. In particolare, questa tecnologia ha registrato tassi di adozione più elevati nei mega aeroporti, con il 54% che già implementa questo sistema di tracciamento avanzato.

«Tra il 2007 e il 2022 la cattiva gestione dei bagagli si è ridotta di quasi il 60%» racconta Monika Mejstrikova, direttrice delle operazioni di terra della Iata.

(Scopri la nuova legge europea sui bagagli a mano gratis in aereo)

Aeroporti e vettori stanno implementando la tecnologia per la riconsegna dei bagagli in aeroporto

«Questa è sì una buona notizia. Ma i viaggiatori si aspettano di meglio. E il settore è determinato a apportare ulteriori miglioramenti. Il monitoraggio al momento dell’accettazione, del carico, del trasferimento e della riconsegna dei bagagli in aeroporto fornirà al settore i dati necessari per fornire un servizio adeguato alle aspettative. Il tracciamento deve essere migliorato per ridurre i disservizi. E poi per aiutare le compagnie aeree a riconsegnare i bagagli smarriti ai rispettivi proprietari in modo ancora più rapido».

Secondo la Iata, il 44% delle compagnie aeree sta già implementando pienamente il tracciamento previsto dalla Risoluzione 753. E un ulteriore 41% è in fase di avvio della procedura. «Chi viaggia può essere ancora più sicuro che all’arrivo i propri bagagli verranno riconsegnati».

Secondo Sita, nel 2022, in tutto il mondo i bagagli smarriti sono stati 7,6 ogni 1.000 passeggeri. La maggior parte di questi sono stati restituiti entro 48 ore.

Ma quali sono i contenuti della Risoluzione 753? Questa impone alle compagnie aeree di scambiare informazioni sul tracciamento dei bagagli con i partner interline e i loro agenti.

L’attuale infrastruttura di messaggistica dei bagagli dipende da tecnologie che utilizzano la costosa messaggistica di tipo B. Questo costo elevato influisce negativamente sull’attuazione della Risoluzione 753 e contribuisce a problemi con la qualità dei messaggi, portando ad un aumento della cattiva gestione dei bagagli.

La Iata sta guidando la transizione del settore dal tipo B alla moderna messaggistica per i bagagli basata su standard XML. Il lancio del primo progetto pilota per testare la moderna messaggistica sui bagagli tra l’aeroporto e le compagnie aeree è previsto nel corso di quest’anno.

I passeggeri possono sapere dove si trovi il proprio bagaglio

«Adottare la messaggistica moderna equivale a implementare un nuovo linguaggio standard e comprensibile» continua.

«Un linguaggio che compagnie aeree, gestori aeroportuali e personale di assistenza a terra possono utilizzare in modo da comunicare in modo efficace coi passeggeri informandoli su dove si trovi il proprio trolley. Oltre a contribuire a ridurre il numero di bagagli smarriti, l’implementazione pone anche le basi per continue innovazioni nei sistemi di gestione dei bagagli».

L’adozione della Risoluzione IATA 753 risale al giugno 2018. Nel 2024, l’organismo internazionale ha lanciato una campagna per assistere le compagnie aeree nella sua adozione. La campagna si concentra sulla raccolta di dati sullo stato di implementazione delle compagnie aeree e sul sostegno ai vettori associati.

(Leggi del reinstradamento digitale dei bagagli)

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