Nella nuova classifica delle città in base alle emissioni di CO2, l’Italia è presente, eccome: ci sono soprattutto il Centro e il Nord, con Bologna, Firenze, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino, ma a tenere in vetta le potenziali nuove smart city, invece che la mobilità intelligente qui si parla di inquinamento e sono due le big-CO2-emission tricolori: Milano e Bergamo.
Lo dice l’Osservatorio Smart City del Politecnico, indicando come la causa maggiore è derivante da edifici e trasporti urbani.
A Milano l’85% di emissioni è prodotto dagli immobili, a Bergamo l’81%. I mezzi di trasporto usati in città, quindi anche le auto, hanno un ruolo marginale nella produzione di CO2. Per migliorare, tra le ipotesi, l’uso di fonti energetiche a bassa impronta carbonica e l’innovazione digitale. Questa serve oggi non solo per monitorare l’aria ma anche per individuare il potenziale fotovoltaico degli edifici e la presenza di isole di calore.
Intanto se si parla ai cittadini, i risultati delle indagini spiegano come la principale criticità sia la mobilità nel comune: l’auto si conferma il mezzo preferito per gli spostamenti, ancora oggi.
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