Birra Peroni: professione viaggiatore

Dal mese di novembre del 2010, Cristina Hanabergh è manager Sviluppo Sostenibile di Birra Peroni. La sua è un’esperienza consolidata nell’ambito del “green”: proviene infatti da un’analoga funzione rivestita in Bavaria, azienda del gruppo SabMiller in Colombia.
Nell’arco dell’anno, effettua in media 4 o 5 trasferte per destinazioni nazionali e due verso mete internazionali. «In questi ultimi anni il modo di viaggiare è cambiato grazie all’avvento di nuovi servizi. Primo fra tutti, la possibilità di effettuare il web check-in, ottimizzando così i tempi richiesti per il disbrigo delle formalità in aeroporto».
Iniziamo il nostro viaggio insieme a Cristina Hanabergh cercando di focalizzare le sue esigenze in tema di spostamenti business. «In una compagnia aerea apprezzo innanzitutto la puntualità e la flessibilità. Non apprezzo invece situazioni in cui non vengano rispettati i diritti dei passeggeri in caso di overbooking».
La cosa più fastidiosa che può capitare all’aeroporto è, secondo il suo punto di vista, la mancanza di organizzazione nella fase di imbarco, con la creazione di code disordinate. Durante il volo non le piace trovare posti a sedere dove qualcosa non funziona: la poltrona non è reclinabile, oppure lo schermo per la proiezione dei film è inattivo… Dichiara invece di apprezzare la qualità del pasto, la varietà di film disponibili e la gentilezza da parte del personale di bordo.
Si trova a volte a utilizzare le lounge aeroportuali, il cui servizio – come ha potuto verificare nel corso dei suoi spostamenti – varia sensibilmente da un aeroporto all’altro.
La manager ha le idee chiare per quanto riguarda i programmi fedeltà. «Li seguo e hanno un loro peso al momento di scegliere la compagnia, ma non credo siano alla fine molto utili». Ha avuto modo di apprezzare, nei suoi spostamenti di lavoro, i vettori low cost. «Ritengo che abbiano un buon rapporto qualità/prezzo. L’unico limite sono le restrizioni relative al bagaglio. Alla fine imbarcare una seconda borsa può costare di più che pagare un biglietto normale».
La manager si rivela un’utente soddisfatta dei trasporti ferroviari. «Mi servo del treno almeno sei volte all’anno, lo considero un ottimo mezzo per viaggiare. Lo utilizzo tutte le volte che posso, preferendolo all’aereo. Non ci sono code causate dai controlli di sicurezza o per salire a bordo, che sottraggono generalmente molto tempo prezioso a chi viaggia per lavoro. Inoltre, normalmente non ci sono problemi di ritardi».

Parliamo ora di alberghi: quali sono, secondo Cristina Hanabergh, i plus più importanti che devono essere garantiti da una struttura dedicata alla clientela business? «Senza dubbio la disponibilità di connessione wireless e la presenza di un buon servizio ristorante».
A questo punto, ci interessa approfondire un aspetto che riguarda in prima persona le viaggiatrici business. Abbiamo chiesto alla manager se secondo lei gli standard degli alberghi sono ancora troppo “maschili” oppure se le capita di trovare delle strutture con servizi pensati per la clientela femminile. «Nei miei viaggi ho potuto verificare che, in effetti, i servizi sono ancora pensati “al maschile”. I prodotti che si trovano nei bagni sono spesso rivolti agli uomini, anche se adesso praticamente tutti gli alberghi hanno offrono in dotazione accessori indispensabili per il pubblico femminile, come ad esempio l’asciugacapelli».
Per quanto riguarda gli extra, la policy aziendale riconosce il rimborso del mini bar in albergo, mentre i singoli casi vengono valutati di volta in volta. Viene data una certa libertà per quanto riguarda gli spostamenti cittadini: l’azienda consente infatti l’uso del taxi senza restrizione.

Le nostre schede
Azienda:
 Gruppo Birra Peroni
Viaggiatore: Cristina Hanabergh
Inquadramento nell’organigramma: manager Sviluppo Sostenibile
Numero di trasferte annue: 4 o 5 verso mete nazionali e 2 verso destinazioni internazionali
Utilizzo di compagnie aeree low cost: sì
Utilizzo di collegamenti ferroviari: sì
Iscrizione a programmi fedeltà: sì
Utilizzo di lounge aeroportuali: sì
Criteri di scelta delle catene alberghiere: con connessione a Internet wireless e un buon servizio di ristorazione

Testo di Anna Fraschini, Mission n. 7, novembre-dicembre 2011

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