Bto day two: è il giorno del ministro Franceschini (e delle polemiche)

Il secondo giorno della Bto di Firenze, aperta dal panel moderato da Giancarlo Carniani, con Larry Mogelonsky, Carlo Fontana, Giovanna Manzi di Best Western sulle 20 innovazioni che cambieranno il mondo dell’ospitalità è anche il giorno del ministro Dario Franceschini, presentatosi in fiera con i vertici del nascente Enit che, oltre ad essere capace di promuovere il nostro paese dal punto di vista del turismo leisure, deve poter dare, a cominciare dal web, tutte quelle informazioni necessarie a tutti gli altri “viaggiatori”, tra cui anche quelli chelo fanno per motivi di affari.

“Chiudiamo un 2015 con numeri in crescita ma, come ho sempre detto, questi devono essere compatibili con il sistema” ha detto il ministro, che ha sottolineato: “nella legge di stabilità per la prima volta c’è una inversione di tendenza, ci sono più risorse” anche se “non possiamo vivere seduti sugli allori”.

Risorse quantificatein 10 milioni in più che non andrà “a impattare sull’ordinario” come ha ricordato il neopresidente dell’ente Evelina Christillin, che ha detto a noi di Mission come il nuovo Enit, “che noi stiamo sviluppando basandoci sui piani del commissario, ma rispetto ai quali abbiamo tagliato il personale da 140 a 80 persone, passando da 9 a 5 direzioni e completamente rimappando la nostra presenza nel Mondo, dove, ad esempio, siamo scoperti in Asia e troppo coperti in Usa e in Europa”.

Anche qui in Bto non sono mancate le polemiche: sulla tassa di soggiorno da applicare anche ad AirBnB, peraltro uno dei protagonisti della kermesse fiorentina, su cui Franceschini si è detto”assolutamente d’accordo”, allo stesso nuovo statuto dell’Enit, su cui aveva acceso la miccia ieri l’altro al Biz Travel Forum Luca Cordero di Montezemolo, presidente e amministratore delegato ad interim di Alitalia,  chiedendo a gran voce di diventare una public company. Una polemica che, come sappiamo,  fa il paio con la presenza in Enit come consigliere delegato dell’Ente di Fabio Lazzerini, anche direttore generale di Emirates, anch’esso protagonista di Bto tra i main sponsor, il quale, invece, su queste polemiche non ha voluto commentare. Lo ha fatto invece Christillin, sottolineando l’importanza dei trasporti aerei per il rilancio del mondo dei viaggi in Italia, aggiungendo “ma anche di ferrovie funzionanti”, buttando lì una piccola stoccata al suo ex-capo in Fiat.

Impressioni? All’entusiamo di Franceschini e Christillin, che hanno più volte ringraziato l’attivismo del governo e del premier in particolare, ci sembra che le pastoie politiche romane siano ancora troppo forti nella rifondazione dell’Enit. Questa Roma che non vediamo sia l’ambiente ideale per le capacità organizzative di Lazzerini…Ed Emirates ringrazia.

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