business travel dopo il Covid19

Il business travel dopo il Covid19: CTRL+ALT+CANC

Il business travel dopo il Covid19 è lo scenario che la tavola rotonda digital del Gbta Italia homeshow del 27 ottobre ha voluto delineare insieme ai travel manager e alcuni dei suoi autorevoli esperti di trasporto aereo, tecnologie e data analyst. Il messaggio che arriva ai professionisti delle trasferte aziendali è di non farsi trovare impreparati quando i viaggi d’affari ripartiranno in una misura che possa definirsi significativa.

Oggi il mercato rischia di azzerarsi.

«Il valore del business travel in Italia è di tre miliardi di euro al mese – argomenta Andrea Giuricin, professore ed esperto di trasporti -: il rischio di annullare completamente questo business c’è e l’incertezza è il punto più grave per le imprese. Su più punti di vista: del quadro regolatorio per gli spostamenti, delle decisioni governative che tardano. Tra gli effetti cui potremo assistere c’è la concentrazione di mercato e perdite di player».

Il pensiero va al settore del trasporto aereo, ma anche a quello ferroviario, primariamente.

Il trasporto aereo nelle regioni del mondo

Tra gennaio e agosto i passeggeri in Italia sono stati solamente 31 milioni, contro i 109 mln del 2019. La maggior parte di essi nei primi due mesi dell’anno, cioé prima del primissimo lockdown.

«La situazione peggiora rapidamente, in settembre i dati sono molto più critici dal punto di vista dell’offerta- Giuricin -. Inoltre, la reazione dei mercati è molto diversa: in Cina l’80% dei voli è tornato attivo, negli Stati Uniti il 60%, in Europa siamo a meno del 40%».

La prospettiva per il 2020 è di chiudere a 48-49 milioni di passeggeri nel Belpaese. Non ci sono le premesse per un recupero: «Il Governo sta andando a togliere flessibilità al settore: il che farebbe crollare ancora il mercato. Inoltre, la concorrenza europea sta subendo una distorsione. C’è una totale mancanza di coordinamento nei viaggi Europa-Stati Uniti: i collegamenti aerei dovrebbero tornare presto. Quello delle rotte transatlantiche è il mercato più redditizio di sempre».

Con probabilità la concentrazione sulle elezioni negli Stati Uniti non permette al Congresso americano di dedicare il focus sull’attivazione dei corridoi di volo che salverebbero una buona parte dell’aviation industry. L’election day è il 3 novembre, come sempre il primo martedì del mese, ogni quattro anni. E si vota anche per rinnovare una parte importante del Parlamento: l’intera Camera dei rappresentanti e un terzo del Senato.

Approfondisci qui sul trasporto aereo al tracollo.

Da sinistra Dario Bongiovanni, Giorgio Belloni, Andrea Giuricin

I treni: alta velocità in caduta libera

Per l’alta velocità ferroviaria non va affatto bene. Giuricin parla di «una caduta altissima e con la probabilità che l’insostenibilità economica duri per tutto il primo semestre 2021, fino al vaccino».

Tra le misure che potrebbero ridurre i costi alle compagnie aeree, ci sarebbe l’eliminazione dell’Iva per i voli domestici. Per il trasporto ferroviario si dovrebbe prorogare il fondo Covid19 fino a fine giugno 2021. Oggi possibile in virtù della revisione della norma sugli aiuti di Stato da parte dell’UE.

«A fine aprile abbiamo avuto 7 passeggeri in media sugli aerei italiani. Un punto mai toccato dall’aviazione commerciale del nostro Paese», ricorda Dario Bongiovanni, Ceo di T&e Consultancy. L’esperto di analisi dei dati nel business travel cerca di rispondere a come le aziende devono relazionarsi con il new normal.

Obiettivi di risparmio dei viaggi aziendali: dimenticarli

Nella precedente tavola rotonda della serie che Gbta Italia ha reso disponibile gratuitamente si era già detto di: dimenticarsi gli obiettivi di risparmio, dei benchmark pure; i livelli di presidio del costo medio di trasferta sono quasi annullati, un po’ più alti per gli ancillary. «Anche il pricing delle agenzie di viaggio e delle Tmc deve cambiare completamente», sottolinea.

Vien da chiedersi, cosa si può fare?

Bongiovanni: «Il settore deve diventare ancora più dinamico, sarà ancora più importante l’elasticità e la capacità di cambiare; fattore tempo e fattore conoscenza sono fondamentali; il lockdown ci ha offerto il tempo di potere studiare e preparare: abbiamo potuto rivedere i processi autorizzativi della nostra azienda, le priorità di azione delle procedure, i livelli di saving vanno rivisti al ribasso; abbiamo fatto un passo avanti di 20 anni nella tecnologia e quando ripartiremo l’IT dovrà essere ancora più performante».

I benchmark del business travel: cancellarli

I travel manager devono aspettarsi un lavoro diverso, di cui hanno avuto un assaggio durante questi mesi di assistenza alle aziende nei voli di rimpatrio e nella difficile disamina delle normative in continuo cambiamento nei trasporti, nelle norme di ingresso nei Paesi, nei protocolli alberghieri.

Roberta Billé, travel manager di Novartis, chiede: non si parla di un nuovo modo di viaggiare, ma di un nuovo modo di “pensare” e costruire il viaggio. Pensate sia il momento giusto per un ascolto attivo ed una più puntuale analisi dell’ecosistema del business travel?

Risponde Giorgio Belloni, Ceo di Sdg Travel Tech, società anch’essa specialista di business travel: «La sfida sarà il cambio di mentalità e approccio. Ieri era un plus avere un pensiero smart, domani sarà un must have. Fino all’anno scorso l’auto a zero emissioni era un vezzo per ricchi, oggi è un’utilitaria, si vendono solo macchine elettriche».

Dalla tavola rotonda emerge l’input di rendere più dinamiche le travel policy, invece di lasciarle sopite per anni, come scolpite nelle tavole della Legge, “anchilosate” come prassi inamovibili. E ancor peggio, legate a fornitori che faticano a stare al passo con un tempo agitato.

«Le Tmc devono riferire al cliente con la massima velocità cosa sta succedendo», incita Bongiovanni.

Business travel dopo il Covid19: aspettando la primavera 2021

Per Belloni occorre prepararsi per la primavera 2021, nella migliore delle ipotesi.

«La nuova sfida da accettare sarà completamente diversa da sette mesi fa: cancellate tutte le analisi di dati e benchmark precedenti. Per dirla con l’informatica, schiacciate i tasti Ctrl + Alt + Canc. Rasiamo a zero quanto avevamo in testa fino ad oggi. Ne parleremo più approfonditamente durante la Gbta Week, dal 17 novembre. L’innovazione dovrà essere mentale più che tecnologica. Dovremo cominciare a pensare tecnologicamente, smart per dirla con un aggettivo alla moda. E’ oggi che dobbiamo pensare a quel che succederà tra sei mesi altrimenti sarà tardi farlo in quel momento».

Anche perché gli attori dell’industria avranno assunto un nuovo assetto competitivo, altri player saranno dominanti rispetto all’attualità. A questo proposito e dal lato delle Tmc, l’invito dei relatori è di non cedere al dumping commerciale. La qualità del servizio deve rimanere un faro nella nebbia almeno nel business travel.

Nella sessione Q&A, da parte degli spettatori della tavola rotonda andata in onda su Zoom si sono segnalati interessi su Ndc, sul passaporto sanitario “Common Pass” del World economic forum e sulla mancata visione delle strategie commerciali delle compagnie aeree con conseguente “andamento a braccio”.

Si sa, in questo periodo, molti radar sono spenti. Come biasimarle?

Segui le prossime puntate di Gbta Italia roadshow.

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