Fornitore unico?

Le società di noleggio si propongono come partner esclusivi delle aziende, in grado di gestire non solo gli aspetti operativi, ma anche quelli strategici. La relazione di Franco Oltolini di Lease Plan.

Il quarto tema era “Noleggio a lungo termine e fleet management. Fornitore unico?” ed è stato affidato a Franco Oltolini della società di noleggio Lease Plan. «La risposta alla domanda se il fleet management sia l’evoluzione del noleggio – esordisce Oltolini – è senz’altro sì. Intendendo per fleet management la gestione completa della flotta in un’ottica di sempre maggiore terziarizzazione, il ruolo del noleggiatore deve essere quello di partner dell’azienda non soltanto per quanto riguarda gli aspetti operativi, ma anche per quanto concerne quelli strategici, come la gestione della car policy. Al noleggiatore deve essere affidato il compito di ottimizzare la gestione del parco auto.

Quanti devono essere i fornitori?

«Partendo da questa considerazione, dunque, quanti devono essere i fornitori – prosegue Oltolini -? Uno, al massimo due, e con una forte esperienza nel campo del “full outsourcing” del parco auto. E devono disporre di tecnologie avanzate, essere estremamente flessibili e in grado di comprendere al volo le vere priorità del cliente. Quando l’azienda sceglie il fleet management, deve pretendere un preciso livello di servizi in termini di qualità, meglio se certificata Iso 9002, e affidabilità. Un obiettivo che si ottiene in un solo modo: definendo una Sla molto dettagliata, studiata su misura e affiancata da una reportistica periodica in grado di fornire all’azienda in qualsiasi momento un quadro preciso del parco auto, anche in termini economici. Infine, la Sla dovrà essere sottoposta a diversi momenti di verifica durante tutto il periodo di erogazione del servizio. In sintesi, la Sla va definita, siglata, gestita e controllata. Seguendo questa procedura l’impresa potrà considerare il fleet manager come un partner, al quale sarà data la possibilità di entrare fino in fondo nelle logiche aziendali».

Le domande in sala

Interviene Domenico Ferrari di Sun Microsystem: «Vorrei un chiarimento. Concretamente, in Italia, esiste solo l’outsourcing del servizio amministrativo o c’è anche l’outsorcing completo?».

«Se osserviamo la situazione all’estero scopriamo che l’outsourcing totale è una strada realmente percorribile – risponde Oltolini -. Oggi abbiamo parlato esclusivamente dell’outsourcing amministrativo, ma in futuro potrebbe prendere piede l’outsourcing anche su tutti gli altri servizi. Ma in Italia, per ora, questa possibilità è ancora lontana».

Puntualizza Mauro Serena: «Le aziende si trovano di fronte a due alternative: possono scegliere un fornitore con il quale costruire una partnership (si tratta, in questo caso, di un “outsourcing pesante”), oppure possono puntare su un gestore o consulente intermedio, ad esempio la società di fleet management».

È la volta di Giovanni Palumbo di Bull Italia: «Che cosa chiede il mercato ai noleggiatori in termini di Sla e di penali in caso di mancato rispetto delle procedure?». «Nella pubblica amministrazione – risponde Gianluca Soma – i capitolati sono molto rigidi e le penali in caso di inadempienza sono la regola. Anche nel settore privato, però, ci si sta avvicinando sempre di più al capitolato tecnico, in cui vengono elencati in maniera dettagliata i servizi con i relativi tempi di realizzazione. In caso di inadempienza vengono introdotte penali e, in alcuni casi, si giunge all’interruzione del rapporto».

È la volta di Renato Giananti di Hewlett Packard, che ritorna sul tema dei servizi. «Vorrei sapere se le società di outsourcing sono in grado di fornire ogni mese informazioni dettagliate su ordini e consegne, perché solo in questo caso si può davvero parlare di outsoucing. Una buona reportistica, infatti, risolve il 90% dei problemi di gestione».

«Noi noleggiatori non siamo ancora abituati a preparare una reportistica che anticipi i problemi, bensì soltanto a una reportistica consuntiva – ammette Soma -. Oggi il livello della domanda è cresciuto e ci tocca adeguarci. Per questo stiamo investendo molto sui sistemi e realizzando delle survey per ottenere suggerimenti costruttivi dai nostri clienti».

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