indagine SAP Concur

Tre viaggiatrici d’affari su 4 subiscono molestie: lo rivela un’indagine SAP Concur

Lo rivela un’indagine Sap Concur realizzata in collaborazione con Wakefield Research: più di tre viaggiatrici d’affari su quattro (ben il 77%) hanno subito molestie o maltrattamenti durante i loro viaggi. Alle donne viene chiesto se viaggiano con il marito (42%). Inoltre, vengono ignorate dal personale dipendente (38%). E ancora, ricevono apprezzamenti inopportuni mentre lavorano (31%).

Quasi la metà delle ragazze è discriminata durante un viaggio di lavoro. Il 46% delle donne della Gen Z riferisce di essere stato invitato a viaggiare con il marito rispetto al 31% dei Boomer. Allo stesso tempo, il 41% delle Millennial è stato ignorato dal personale dipendente rispetto al 23% dei Boomer.

Indagine SAP Concur, rischi anche per i viaggiatori LGBTQ+

L’indagine SAP Concur rivela anche che quasi tutti i viaggiatori LGBTQ+ (95%) hanno nascosto il proprio orientamento sessuale durante una trasferta. Un comportamento adottato principalmente per proteggere la propria sicurezza (57%). L’85%, infine, ha modificato le proprie modalità di viaggio per motivi di sicurezza personale, rispetto al solo 53% dei colleghi non LGBTQ+.

Una preoccupazione per tutti

Quelli appena citati sono i dati  più eclatanti dell’indagine SAP Concur, ma a non sentirsi sicure non sono solo le donne e i viaggiatori LGBTQ+. Il 58% dell’intero campione, infatti, afferma di aver modificato le proprie modalità di viaggio perché non si sentiva sicuro. In più, il 52% dei viaggiatori d’affari cita la sicurezza dei viaggi come la formazione più preziosa che la propria azienda potrebbe fornire. Lo studio è stato condotto su 7.850 business traveller in 19 mercati globali.

I più sensibili al tema sono i millennials

In generale, i millennials sono più sensibili ai fatti di attualità: negli ultimi 12 mesi, il 42% dei viaggiatori d’affari in questa fascia di età ha ridotto i viaggi verso determinate località a causa di disordini politici o rischi per la salute. Si tratta di una percentuale decisamente più elevata rispetto rispetto al 36% di Gen Xers e al 23% di baby boomers. Quasi altrettanti millennials (40%) hanno selezionato un volo in base al tipo di compagnia aerea, rispetto al 33% di Gen Xers e al 21% di Boomer.

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Ma la sicurezza non è una priorità per i viaggiatori

Quasi un terzo (31%) dei viaggiatori d’affari dà la priorità alla propria sicurezza come il fattore più importante durante un viaggio di lavoro. Oltre la metà (54%), però, ritiene che questo aspetto non sia la priorità della propria azienda.

Meglio il dentista che compilare la nota spese

Il 67% del campione ritiene che la propria azienda sia in ritardo rispetto all’adozione delle ultime tecnologie per facilitare i viaggi di lavoro. La stragrande maggioranza dei viaggiatori d’affari (94%) è disposta a condividere le informazioni personali per migliorare la propria esperienza di trasferta d’affari. Si tratta di un dato molto significativo in un’epoca di problemi legati alla privacy dei dati. Il 37% dei business traveller sono più stressati prima di un viaggio quando devono pianificare, prenotare e organizzare da soli. D’altro canto, al rientro, il 24% dei viaggiatori preferirebbe “andare dal dentista piuttosto che compilare una nota spese”.

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Aspettative che non devono passare inosservate

“I problemi della società e le esperienze dei dipendenti hanno un impatto crescente sul modo in cui viaggiamo. Con questi cambiamenti derivano nuove aspettative da parte dei dipendenti in viaggio che non devono passare inosservate”, ha dichiarato Mike Koetting, chief strategy officer di Sap Concur. “Mentre le aziende continuano a cercare di massimizzare la soddisfazione dei viaggiatori, la realtà è che i dipendenti hanno fame di maggiore empatia, orientamento e migliori strumenti tecnologici mentre si imbattono in frustrazioni comuni e preoccupazioni individuali, lasciando spazio per il miglioramento alle imprese di ogni dimensione”.

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